E' già la seconda volta da quando sono in Svezia che i Paesi Scandinavi, conosciuti soprattutto per la loro tranquillità, vengono scossi da delle bombe esplose nel centro delle loro capitali.
La prima volta è successo a dicembre, durante il galà per l'assegnazione dei premi Nobel, nella centralissima Drottniggatan, una macchina è esplosa, e dopo poco un ragazzo con una borsa piena di chiodi, si è fatto esplodere e solo per miracolo non ci sono state vittime, a parte l'attentatore stesso.
Ieri invece è successa una strage ad Oslo, nella tranquilla capitale norvegese, anche se la matrice dei due attentati è totalmente diversa.
Fra 3 settimane sarò la, ho già in tasca i biglietti di treno e autobus per arrivarci, e se ci penso mi fa specie pensare che l'attentato poteva succedere tra pochi giorni, e io potevo essere a zonzo per il centro della città.
All'inizio si pensava (erronamente) che l'attentato di Oslo fosse stato fatto dal terrorismo islamico, in effetti qui di immigrati ce ne sono tantissimi, ma non per questo sono terroristi.
Quando sono stato in Italia un mesetto fa, mi sono reso conto di quanto il razzismo sia aumentato nel Bel Paese, non in pochi mi hanno detto che stavo bene io in Svezia, dove non ci sono immigrati. La risposta era scontata, in Svezia ci sono più immigrati, in percentuale sulla popolazione rispetto all'Italia, e poi io stesso sono immigrato, sono un immigrato europeo, ma sempre immigrato sono.
Ora ovunque è scattata la solidarietà per la Norvegia, credo anche un po' ipocrita, perchè le fotografie con la bandiera rosso e blu in facebook oggi, e nessuno si scandalizza quando c'è un attentato in Afghanistan o in Iraq? Forse perchè la avvengono ogni giorno? O forse perchè li vendiamo come Paesi così lontani?
2 commenti:
il tuo post fa riflettere. grazie!!!
Mi fa piacere che ti sia piaciuto, pensa che quando l'ho scritto pensavo che non centrasse nulla con il mio blog...
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