lunedì 28 febbraio 2011

Nel mezzo del cammin...

Ok, sto solo scrivendo un post, non sono il Sommo Poeta ma oggi sono arrivato esattamente a metà della mia esperienza in Svezia.
Sono già passati 6 mesi dalla mia partenza, mi sembra ieri la festa a sorpresa fatta dai miei amici la sera prima di partire, i saluti a genitori e parenti, la partenza con valigie stracolme di abiti per affrontare l'inverno svedese, ma anche piene di emozione e anche un po' di paura per l'avventura che mi apprestavo a vivere e che avrebbe cambiato la mia vita da un giorno all'altro.
L'arrivo nel piccolo aeroporto di questa cittadina sconosciuta ma che sarebbe diventata la mia città nei successivi 12 mesi,il primo noiosissimo weekend, in cui eravamo arrivati solo in 2 volontari, senza internet a casa e senza sapere dove andare e cosa fare.
Il primo tour per la città con il mio tutor, i nomi delle vie impronunciabili e tutti all'apparenza uguali, le nuove lettere nell'alfabeto e una grande difficoltà a comunicare.
Ora sono cambiate tantissime cose e forse anch'io sono cambiato e spero in meglio. Iniziamo dalla lingua, ora parlo tranquillamente l'inglese ma soprattutto riesco a capire tutto quello che mi viene detto, mentre la frase che pronunciavo di più il primo periodo era "I'm sorry, I don't understand". Riesco a parlare un po' svedese, anzi cerco di parlarlo il più possibile, è l'unico modo per impararlo realmente, mentre quando sono arrivato sapevo dire solo Ja, Tack e Hej.
Ho conosciuto tantissime persone, e con gli altri volontari siamo veramente un bel gruppo, ormai chiamiamo il gruppo, la Kumulus family (Kumulus è il nome dell'associazione d'accoglienza che ci ospita), ovviamente con qualcuno leghi di più e con qualcuno di meno, ma quasi tutti i weekend ci ritroviamo tutti assieme.
Ieri quando il mio coinquilino se n'è andato ero un po' triste, quando è uscito con tutte le borse mi sono visto io tra sei mesi, quando anche la mia esperienza sarà finita. Ma ora non voglio pensarci, voglio vivere i 6 mesi che ancora mi rimangono sapendo che vivrò ancora tantissime emozioni, nuove avventure e imparerò nuove cose, cercherò di fare più fotografie possibili per cercare di rivivere i momenti svedesi anche tra molto tempo, non sarà la stessa cosa, ma saranno un bel ricordo.

domenica 27 febbraio 2011

Primo addio

E così arrivato anche il momento dei saluti per il primo volontario del gruppo che ha finito il suo progetto e se ne torna a casa in Scozia.
Il mio coinquilino, il quale, nonostante abbia un carattere molto particola e sia molto introverso, devo ringraziarlo perchè se il mio inglese è migliorato come mi dicono tutti è anche grazie a lui che mi ha insegnato o corretto in moltissime occasioni.
Ieri gli abbiamo fatto una festa a sorpresa, sapevamo che lui sarebbe tornato per le 19, ci siamo fatti trovare tutti in casa, quando ha aperto la porta ha avuto la sorpresa :).
Anzi non tutti, io e altri 2 eravamo fuori per prendere le pizze e a causa di un ritardo di un paio di minuti, quando siamo usciti dalla pizzeria l'abbiamo visto che camminava verso casa.
Abbiamo chiamato in casa per dire che stava arrivando e di spegnere le luci noi l'abbiamo seguito tenendoci a debita distanza (sembravamo delle spie) e siamo entrati in casa un minuto dopo di lui, così la sorpresa è stata doppia, trovarsi tutti in casa e 3 che arrivano con le pizze calde e pronte da mangiare.
In settimana abbiamo anche pensato ad un regalo simbolico da fargli, all'inizio avevamo pensato di prendere la t-shirt come c'è anche per New York o Londra ad esempio con la scritta I love Kalmar, anche con uno spirito un po' ironico visto che a lui non è mai piaciuta veramente questa città.
Un po' di tempo fa avevo visto in un paio di negozi questa maglietta, ma ora non l'avevano più e allora la scelta è caduta su un altra t-shirt che solitamente comprano i turisti come souvenir, con il cartello attenzione attraversamento alci. Sulla maglietta abbiamo poi scritto tutte le nostre firme, in modo che avrà sempre il ricordo di questi 6 mesi passati con noi.
Domani arriva un nuovo coinquilino e alle 8 del mattino si inizia con il trasloco, si passa dalla Scozia alla Germania e dopo aver migliorato l'inglese degli ultimi 6 mesi, imparerò il tedesco nei prossimi 6? :)
L'unica nota negativa è che stamattina mi sono accorto che i francesi hanno bevuto la bottiglia di vino che avevo portato dall'Italia e che volevo regalare al mio tutor il mese prossimo quando andrò a cena con la sua famiglia. Non era un gran vino, ma la cosa mi ha dato molto fastidio, con uno ho già parlato e domani incontrerò gli altri due. E ora guai se dicono ancora che il vino francese è migliore di quello italiano... :)


giovedì 24 febbraio 2011

L'Italia vista dal nord

Visto quello che sta succedendo nell'ultimo periodo nel nostro Paese proverò a scrivere un po' come il tutto viene visto da qua, e preciso subito che è solo la mia opinione, molti non saranno d'accordo
Per moltissimi all'estero l'Italia è sinonimo di arte e buona cucina, ma anche e soprattutto di mafia...
Gli italiani sono visti come i furbi che cercano di fregarti appena possono o che cercano scappatoie e in alcuni casi hanno ragione, ad esempio a gennaio sono andato ad una festa di compleanno a Linköping, per comprare il biglietto dell'autobus bastava mandare un sms e scalandoti ben 20 corone dal credito della sim si riceveva il biglietto via sms, il quale doveva essere mostrato all'autista dell'autobus. 20 corone sono un esagerazione per un viaggio in autobus, e così il giorno dopo ho avuto l'idea di editare l'sms ricevuto, cambiando la data e l'ora di validità. Tutti mi hanno detto che ero il classico italiano che non voleva pagare, ma poi tutti hanno usato questo stratagemma... Addirittura il volontario che mi ha ospitato a Linköping m'ha detto che non aveva mai pensato di usare questo trucco e che non avrebbe più pagato un biglietto...
Ma tornando a come è vista l'Italia da qui, fino a poco tempo fa, molti mi chiedevano perchè gli italiani votano per Berlusconi, ed è veramente difficile spiegare la situazione italiana, anche perchè è unica nel suo genere, in Svezia ma anche in moltissimi altri Paesi è inimmaginabile che una persona proprietaria di televisioni, giornali, supermercati, squadre di calcio e tantissime altre aziende, possa entrare in politica e rimanerci così a lungo.
Ora invece, la domanda che più spesso mi viene fatta non è più perchè gli italiani lo votano, ma perchè gli italiani non lo cacciano?
Un giorno una persona mi ha chiesto se con tutto quello che succede in Italia, mi piace il mio Paese... La mia risposta è stata che non mi piace per niente, ma ci sono nato e come diceva Gaber in un sua canzone: "Io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono". Si per fortuna, perchè comunque noi italiani abbiamo un dono di natura, l'arte dell'arrangiarsi. Se infatti gli svedesi devono avere tutto organizzato, altrimenti impazziscono, per noi, nati e cresciuti nel Paese dove il caos è la normalità, siamo molto più preparati a affrontare gli imprevisti.
In fondo al post metto un video di una canzone svedese degli anni 80 che parla degli stereotipi italiani, il titolo è "Pappa jag vill ha en italienare", tradotto, Papà, io voglio avere un italiano, infatti noi italiani ci sentiamo un po' i playboy e tutti in Svezia conoscono il saluto "CIAO BELLA". Guardate anche come vengono rappresentati gli italiani dai due cantanti :D.
Chiunque ha vissuto in Svezia sarà capitato che qualche collega o amico svedese gli chiedesse di questa canzone, cantandogli il ritornello un infinità di volte.
Io vorrei un giorno non dire solo "...si però in Italia mangiamo bene", oppure "...abbiamo forse i monumenti più belli al mondo" ma anche non vergognarmi di quello che invece succede quotidianamente nel "Bel Paese". E come la Svezia non è solo IKEA, ragazze bionde e ABBA, anche l'Italia non venga ricordata solo per spaghetti, pizza e mafia...


mercoledì 23 febbraio 2011

Le settimane svedesi

Chi ha vissuto in Svezia conosce l'importanza delle settimane. Ed è una cosa abbastanza complicata per me.
Quando sono arrivato a settembre ad esempio, dovevo iniziare il corso di svedese, e quando ho chiesto quando, mi è stato detto che sarebbe iniziato la settimana 39 o 40... Facile a dirsi, ma per un non svedese quand'è che cadono queste settimane?
In Italia è difficile trovare qualcuno che sappia in che settimana ci troviamo, ma per i precisi scandinavi le veckor (settimane in svedese) sono molto importanti.
Questa settimana, la vecka 8, è la settimana dello sportlov, le scuole sono chiuse e tutti i ragazzi possono andare a provare ad allenarsi in moltissimi sport, sul giornale locale la settimana scorsa erano riportati in due pagine, tutti gli eventi che ci sono durate questi giorni, si va da tornei di ping pong, biliardo o bridge, allo sci, tennis o calcio.
Non so se è una festa comune a tutta la Svezia o solo nello Småland (regione in cui si trova Kalmar), ma qui è davvero molto sentita.
Gli svedesi vivono lo sport un po' diversamente da noi italiani. Nonostante siano mediamente più grassi di noi (questo credo sia dovuto al fatto che mangiano meno sano di noi, come la pasta alla bolognese con il ketchup) praticano molto più sport, e non è strano parlare con un collega e sentirsi raccontare che è appena rientrato da una corsa di 10 km, anche se vedendolo non scommeteresti che resisterebbe più di 200metri...
Parlando sempre delle settimane poi, quando dite ad uno svedese che andate a fare la settimana bianca, vedrete che lui vi guarderà strano e vi chiederà il perchè... Mentre da noi infatti, fare la settimana bianca significa andare a sciare 7 giorni, per loro significa fare una settimana senza toccare una goccia d'alcool, cosa abbastanza difficile per i Vichinghi...

martedì 22 febbraio 2011

In caso di emergenza

Si spera di non averne mai bisogno, ma quando si è all'estero e c'è un emergenza chi chiami?
Se devi chiamare un ambulanza perchè qualcuno si sente male, se hai avuto una visita dei ladri e devi chiamare la polizia, se c'è un incendio e devi chiamare i vigili del fuoco, che numeri fare?
In Italia ci sono diversi numeri per le emergenze, 112 per i Carabinieri, 115 per i Vigili del fuoco, 118 per le emergenze sanitarie, ma in Svezia, come in quasi tutti i Paesi europei esiste il numero unico per le emergenze, il 112.
L'Unione Europea ha già richiamato un po' di volte l'Italia minacciandola anche di sanzioni, per non essersi ancora adeguata, ma sembra che ancora per un anno, il "bel paese" rimarrà con la vecchia numerazione.
In Svezia, se c'è un incidente domestico, un incendio o qualsiasi altra emergenza, si deve chiamare il 112. Anche qui ci sono altri numeri per chiamare la polizia o l'ospedale più vicino (11414 e 1177) però in caso di emergenza basta ricordare il 112.
Questo e tantissime altre cose ci sono state spiegate oggi a lezione di svedese, dove un addetto del 112, ci ha spiegato per 3 ore le cose da fare. Lezione ovviamente tenuta tutta in svedese, e devo dire che se avessi avuto più padronanza con la lingua, sarebbe stato ancora più interessante.
Nella prima parte della lezione ci è stato spiegato come comportarci in caso di un problema di salute e anche come effettuare il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale, e soprattuto in quali casi si deve fare. Ogni studente aveva anche un manichino sul quale provare ed esercitarsi e poi a turno dovevamo uscire ed effettuare delle prove specifiche assieme ad altre persone.
Nella seconda parte della lezione invece ci siamo concentrati su cosa fare in caso di incendio in casa, quali sono le cose da fare e come ho detto prima quali numeri chiamare e in quali casi.
Devo dire che è stata una lezione molto utile, magari non farò mai un massaggio cardiaco ad una persona, ma almeno ho delle nozioni basilari su come comportarsi quando c'è un emergenza e non farsi prendere dal panico (anche se è molto dura).
E' interessante che in questi corsi di lingua fatti dal comune gratuitamente (e ribadisco GRATUITAMENTE) venga spiegato anche come muoversi all'interno del Paese che ti ospita.

domenica 20 febbraio 2011

Stanco morto

Ho fatto una settimana a lavorare davvero molto, forse con i ritmi italiani dirà qualcuno, ma non ne sono più abituato.
Da martedì scorso la mia giornata è stata sveglia alle 6:30/7, iniziare a lavorare alla ritinteggiatura dell'appartamento fino alle 11, fare una pausa di un oretta per pranzare e lavarmi, andare a lezione di svedese dalle 12 alle 15:30, correre al lavoro dalle 16 alle 21, rientrare a casa e rimettersi a stuccare o sistemere i muri con la carta vetrata. Addirittura venerdì non sono andato a lezione perchè avevo troppe cose da finire in casa.
Per fortuna questo weekend Eva e Julia, altre due volontarie SVE mi hanno dato una mano e ora il lavoro è quasi completo, domani finisco di pulire il soggiono (stasera era troppo tardi per accendere l'aspirapolvere, qui ci sono regole ben precise nei condomini) e poi mi mancherà da ridipingere solo l'ingresso che non è molto grande e ha solo un mobile da spostare e un appendiabiti da svitare dal muro e la cucina, che però ha solo una mezza parete da ridipingere, il resto delle pareti è coperto dalla cucina stessa o ci sono delle finestre. Credo che in settimana e stavolta con più calma riuscirò a finire tutto.
Abbiamo ridipinto anche la camera del mio coinquilino, anche se lui in questa settimana non ha mosso un dito ed è stato fuori 2 giorni questo weekend, ma ora ha la camera da pulire, quello mi rifiuto di farlo, visto che comunque il prossimo lunedì ha finito il suo progetto e deve riconsegnare la stanza pulita quindi era un lavoro che comunque doveva fare, anzi, è anche facilitato perchè non ci sono i mobili nella stanza a parte il letto.
Lavorare in 2 il sabato ed in 3 la domenica è stato molto più piacevole, tra una chiacchierata, una pausa caffè e la musica di sottofondo grazie a Spotify, sono state 2 giornate stancanti, ma piacevoli. E i risultati ora si vedono, l'appartamento ha tutto un altro aspetto, in settimana metterò nel blog delle foto, come avevo scritto, per far vedere le differenze tra prima, durante e dopo

sabato 19 febbraio 2011

Rimaner chiusi fuori

Eh si mi è capitata anche questa oggi :). Ma il fatto è che non sono rimasto chiuso fuori di casa perchè non avevo le chiavi ma per un guasto alla porta, e nemmeno la porta principale, ma la porta di camera mia...
Andiamo in ordine, oggi stavo riportando tutti i mobili al loro posto in camera mia, dopo aver finito di ridipingerla e pulirla; sfidando le temperature sotto zero ho aperto la finestra per far cambiare un po' l'aria e far uscire l'odore di pittura fresca. Aprendo la finestra però essendoci aperta un altra finestra in un altra stanza si è formata una corrente che ha fatto chiudere la porta di camera mia. Io ero in soggiorno e quando ho fatto per riaprire la porta mi sono accorto che era bloccata ed era impossibile aprirla.
Ho provato tutte le chiavi che ho trovato nell'appartamento ma niente da fare, la porta non si apriva.
Ho chiamato il mio tutor per dirgli di questo problema e chiedergli cosa fare, ma essendo il suo giorno libero e vivendo a 30km da Kalmar mi ha detto di chiedere aiuto ad un collega, che essendo un tuttofare avrebbe sicuramente trovato una soluzione.
Corro al lavoro e spiego il mio problema. Il mio collega si arma di martello, pinza, cacciaviti, spray e altri atrezzi e ci avviamo a controllare se riusciamo a fare qualcosa.
Alla fine siamo riusciti ad aprirla, usando un martello e un cacciavite, se qualcuno ci avesse visto, sembravamo due ladri in azione :).
Il problema è stato che si è rotta la serratura e quindi la maniglia non faceva più scattare il meccanismo. Ora la settimana prossima dovrò chiamare la società che gestisce l'appartamento per far cambiare la serratura.
Nella sfiga però, per fortuna che avevo dei vestiti puliti fuori dalla mia stanza, e che ho potuto cambiarmi prima di uscire per andare al lavoro, altrimenti sarei dovuto uscire con i vestiti che sto usando a imbiancare, vabbè tra poco è carnevare e avrei sempre potuto dire che ero vestito da Arlecchino! :)

martedì 15 febbraio 2011

Ridipingere

E' da metà settembre che è in progetto e finalmente si inizia a ridipingere l'appartamento in cui abito.
C'è da dire che ne ha veramente bisogno, credo che sia parecchi anni che non gli viene data una rinfrescata e sui muri ci sono moltissimi segni lasciati dallo scotch usato dai volontari che mi hanno preceduto per appendere poster e moltissime altre cose alle pareti.
L'appartamento in cui abito è l'appartamento storico per i volontari a Kalmar, quest'anno però essendo in molti (ben 6 solo in Kalmar città) siamo dislocati su 4 diversi appartamenti.
L'appartamento come tutti quelli del quartiere (circa un centinaio) sono di proprietà di una società, che ne gestisce anche la manutenzione, per questo abbiamo dovuto avere l'ok da loro prima di iniziare i lavori, e saranno loro a pagare tutto il materiale utilizzato.
La settimana scorsa sono andato con il mio tutor a scegliere i colori, la scelta è caduta su olivblad per le due camere da letto, un verde oliva non molto scuro, che a sentire gli svedesi e l'addetto del negozio, è un colore perfetto per la camera da letto perchè rilassante, e påsklilja, una tonalità di giallo, per il salotto, la cucina e l'ingresso.
Primo problema, sulle pareti come in moltissime case nel nord Europa c'è la carta da parati, quando ho provato a rimuoverla la settimana scorsa mi sono accorto che ce ne sono 5 strati, incollati durante gli anni dagli inquilini che hanno abitato l'appartamento, e quindi si è deciso di non rimuoverla e dipingerci sopra.
Per coprire le fessure che ci sono tra un foglio e l'altro però è necessario stuccare (spackla in svedese) e questa mattina con il mio tutor abbiamo iniziato a lavorarci (più che altro ha iniziato a insegnarmi, visto che è un lavoro che non ho mai fatto).
Questa sera dopo il lavoro ho spostato tutti i mobili della mia camera, scocciato e ricoperto con la carta ovunque, così domani mattina posso portarmi avanti per cercare di finire il prima possibile.
Il lavoro lo farò io, con l'aiuto del mio tutor (che è figlio d'arte, essendo figlio di imbianchino), forse il mio coinquilino (anche se non ne ha molta voglia, perchè tra 10 giorni il suo progetto è finito e ritornerà in Scozia) e altri volontari che si sono resi disponibili ad aiutarmi.
Credo che alla fine uscirà un buon lavoro, essendo in gruppo riusciremo anche a divertirci, imparerò una cosa che non ho mai fatto e che potrà magari servirmi in futuro, e lascerò un appartamento per i nuovi volontari migliore di come l'ho trovato...
Il lavoro verrà documentato con fotografie, di prima, durante e dopo, già ora pubblico una foto di com'è la mia camera prima di iniziare i lavori.
A breve ci saranno aggiornamenti... :)

lunedì 14 febbraio 2011

Illusione primaverile

La settimana scorsa mi ero illuso veramente che fosse arrivata la primavera. Giornate di sole che hanno fatto sciogliere quasi completamente tutta la neve che era caduta nei 2 mesi e mezzo precedenti, un cielo terso e che non ha nulla a che vedere con il cielo grigiastro che regna nell'inquinata pianura padana.
In autobus nell'andare a lezione di svedese passo sempre vicino ad un'azienda che ha esposto un termometro che pochi giorni fa segnava addirittura +6° attorno a mezzogiorno. Ok queste temperature in Italia le ho incontrate a Natale, ma qui è diverso, con 6° ho potuto abbandonare a casa la mia mossa (il cappello invernale), i miei vantar (i guanti con le dita unite), e utilizzare ancora le mie scarpe da ginnastica, molto più comode delle scarpe invernali.
Essendosi sciolta la neve e non essendoci ghiaccio si poteva anche uscire a correre tranquillamente.
Si respirava davvero un aria quasi primaverile, e non credevo agli svedesi che mi dicevano che la primavera arriverà in aprile se saremo fortunati. Ma avevano ragione, da 3 giorni ormai sembra tornato l'inverno scandinavo, 3 giorni quasi consecutivi di neve, con lo stesso termometro che la settimana scorsa segnava +6, stamattina alle 11 fermo ad un preoccupante -2 e con previsioni che preannunciano anche -4/-5 durante il giorno per tutta la settimana.
La cosa pericolosa è che ci sono zone dove la scorsa settimana la neve si è sciolta, ora con le temperature sotto zero si sono formate lastre di ghiaccio, invisibili però a causa del nuovo strato di neve che ha ricoperto tutto...
C'è da dire però che la differenza rispetto a dicembre sono le ore di luce, mentre prima di Natale veniva buoi poco dopo le 15:30, ora fino a dopo le 17 c'è ancora luce, ormai sono gli ultimi colpi di coda dell'inverno, giornate fredde ce ne saranno ancora, ma si vede "la luce in fondo al tunnel", nel vero senso della parola :).
Dai pensiamo che in estate ci saranno giornate con pochissime ore di buio, e sopportiamo l'ultimo mese (spero) d'inverno :)

Aggiungo che oggi ho fatto la seconda prova di svedese, abbastanza difficile, forse l'ho passata, ma credo che per 2 settimane studierò ancora gli stessi argomenti per digerirli meglio, non mi sento ancora troppo sicuro per passare al capito successivo

domenica 13 febbraio 2011

Parole chiave

Dopo sei mesi dall'apertura del blog è divertente vedere come le persone ci accedono cercando in google o in altri motori di ricerca.
Se è normale che esca il mio blog quando uno cerca "qualità vita svezia", "accento svedese parlare" o "temperature invernali Kalmar" non lo è secondo me quando uno cerca "caffetteria con preparazione caffè svedese", "porta male regalare sveglie?" o "acqua superstizioni turche".
Ma la ricerca più divertente che ha portato al mio blog è senza dubbio: "come faccio a capire se una parola spagnola ha l'accento????" Per prima cosa mi chiedo chi effettua in questo modo le ricerche in google, e poi altra cosa che mi chiedo come mai tra i risultati c'è il mio blog? :)
Il blog ha ricevuto in totale più di 6.000 visite, una media di 35 persone ogni giorno. Sono tanti? Sono pochi? Non so, mi basta sapere che chi mi conosce segue le mie avventure e commenta i post. Le visite provengo oltre che naturalmente dall'Italia e dalla Svezia, da quasi tutti i Paese d'Europa, ma forse alcuni ci sono capitati per caso, magari cercavano di capire se una parola spagnola ha l'accento o meno...

giovedì 10 febbraio 2011

Germania - Italia

Chi mi conosce sa che non ho mai tifato per la nazionale di calcio, specialmente quando in panchina c'era quello che per molti è il santo di Viareggio ma che io non ho mai sopportato. E non sono nemmeno salito sul carro dei vincitori dopo i mondiali del 2006 definendolo un mago perchè aveva vinto i mondiali.
Ora molte cose sono cambiate, prima di tutto in panchina siede un altro allenatore e poi quando si vive all'estero il fatto di perdere può farti passare delle giornate in cui tutti ti ricordano della partita.
Ad esempio, assieme a me a Kalmar c'è un volontario tedesco che il prossimo mese verrà a vivere con me, visto che il mio attuale coinquilino a fine mese finisce il suo progetto. Ebbene, il tedesco ha iniziato lunedì a parlarmi della partita continuando a ripetermi che sarebbe finita 3/4 a 0 per loro e che contro questa giovane e forte Germania ci sarebbe stato poco da fare. :)
Siamo arrivati addirittura a fare una scommessa, in caso di vittoria della Germania oggi avrei dovuto indossare la maglietta del Borussia Dortmund (una squadra di club tedesca per chi non mastica molto di calcio) ad un meeting in cui dovevamo partecipare con tutti gli altri volontari, al contrario, in caso di vittoria dell'Italia lui sarebbe andato in giro tutto il giorno con il tricolore italiano.
Ieri a causa degli orari del lavoro non siamo riusciti a guardare assieme la partita, anche se ci sarebbe piaciuto, l'abbiamo guardata ognuno a casa propria, ma commentando tutte le azioni principali in Skype :).
Come saprete è finita 1-1, pari e patta, nessuno oggi ha dovuto andare in giro con i colori dell'altra nazione, ma la sfida è solo rimandata :)

lunedì 7 febbraio 2011

Far nord

Da alcuni giorni io e altri volontari ne parlavano con lunghe discussioni e mail in facebook e oggi con i biglietti in mano si può dire che l'avventura nel lontano e freddo nord svedese si farà.
Dal 10 al 15 marzo ad Abisko e Kiruna, nell'estremo nord svedese. Il viaggio perchè sia un avventura degno di tale nome si farà in treno, io con alcuni componenti del gruppo (saremo in 12 in totale), partirò da Stoccolma, dove dal 7 al 10 marzo ho il corso di metà progetto, altri partiranno da Göteborg e Kalmar.
Ore di viaggio? Da Stoccolma circa 20... Più facile a dirlo che a farlo, ma sarà una bellissima esperienza.
La ci aspettano parecchie attività, alcune già prenotate, altre che stiamo pensando.
Sicuramente proveremo ad usare la slitta trainata dagli husky, cercheremo di pescare in puro stile svedese, facendo il buco nel ghiaccio e visiteremo l' ice-hotel a Kiruna, un vero e proprio hotel, che ogni anno viene ricostruito utilizzando solo ghiaccio e che in estate si scioglie.
Speriamo di essere fortunati e di riuscire a vedere l'aurora boreale, ma ora non si può sapere, si devono solo incrociare le dita.
Già sono stato fortunato con il viaggio, dove tra andata e ritorno ho speso solo 98corone (poco più di 11€). Il tutto per una serie di coincidenze; il mio ente di accoglienza mi ha pagato il viaggio d'andata da Stoccolma ad Abisko perchè l'agenzia nazionale del Servizio Volontario Europeo svedese, paga il viaggio d'andata e ritorno per i meeting che fa a Stoccolma, l'importante è partire da Stoccolma e arrivare in un altra città svedese, poco importa se è a 10km dalla capitale o a 2000.
Oggi poi mentre acquistavamo i biglietti, mi hanno detto che non c'erano problemi anche a pagare il viaggio di ritorno da Stoccolma a Kalmar, quindi io dovevo pagare solo la tratta Abisko - Stoccolma, 315 Kr, ma come ho scritto in un post un paio di settimane fa, le ferrovie svedesi mi hanno rimborsato, attraverso un voucher, i soldi che avevo speso per il viaggio Kalmar - Copenaghen di dicembre, due bonus, uno da 217 Kr. e uno da 369.
Ho deciso di utilizzare quello da 217 Kr., scontando così il valore del voucher alle 315 Kr. che avrei dovuto pagare.
Morale della favola ho pagato solo 98 Kr..
Il viaggio di ritorno inizierà il 15 marzo alle 11 del mattino e si concluderà alle 3 del pomeriggio del giorno dopo a Kalmar... Ben 28 ore di viaggio, ma è un'avventura che se non faccio quest'anno che sono qui "vicino", quando mi ricapita? :)

sabato 5 febbraio 2011

Voglia di cambiare

In questo post scriverò uno stralcio da uno del libri che leggendolo mi hanno dato la spinta decisiva (non che non fossi convinto) per fare un esperienza all'estero.
Il libro per chiunque voglia leggerlo è: VOGLIA DI CAMBIARE di SALVATORE GIANNELLA. E' un libro che mostra come vengono gestite le cose dei diversi paesi europei e poi l'autore si chiede perchè non possiamo copiare?

EISTEIN E I MERLI DEL MAINE
Negli ultimi anni di vita, trascorsi da docente dell'università di Priceton nel New Jersey, Eistein divenne amico, come raccomandava, di alcuni animali frequenti sulla costa atlantica degli Stati Uniti. Tra questi, ci sono i merli del Maine, che con i suoi cugini californiani (i merli dei pesci) hanno fornito agli etologi spunti molto interessanti. La loro, infatti, è una parabola naturalistica che si adatta bene anche agli esseri umani.
I merli del Maine, appena nati, scelgono un ramo e quella sarà la loro casa per tutta la vita. Conseguenza del loro pigro comportamento: il canto, registrato nel corso degli anni, avrà sempre le stesse note, lo stesso tono, come se conoscessero un solo dialetto e basta.
E l'importanza della casa eterna sul ramo li indurrà a una maggiore aggressività, anche nei confronti della più innocua farfallina capitata nei paraggi.
Il loro cugino californiano, invece, che privilegia cibarsi dei pesci dell'Oceano Pacifico, ogni anno al sopraggiungere dell'inverno lascia il suo ramo e migra verso le regioni più calde del Centro America e dei Caraibi. Lì trascorre una stagione di vacanza e poi ritorna a casa in California.
Qualunque ramo è ben accolto come nuova casa. Conseguenza etologica: a ogni viaggio il curioso merlo dei pesci porta a casa una nota in più, come se avesse imparato la lingua di quelle terre scelte per svernare. E l'aggressività è tenuta bene a bada con apprezzabile autocontrollo, si manifesta soltanto (e a giusta ragione) in occasione di un attacco al suo nido da parte di un predatore.
Quindi, se vi sentite più vicini agli intraprendenti e curiosi merli dei pesci, se vi sentite nati in Italia ma con passaporto dell'Unione Europea e cittadini del mondo, se amate viaggiare e relazionarvi con altri, rispondete all'appello che riguarda i politici in primo luogo ma anche voi cittadini: per imparare qualcosa in più sulla buona politica, siete attesi in direzione. Direzione Europa.
Buon viaggio.

giovedì 3 febbraio 2011

Piccole incomprensioni

Succede anche nelle migliori famiglie che ci siano delle piccole incomprensioni, immaginate in un gruppo di 11 ragazzi provenienti da tutta Europa
Chiariamo subito che non è niente di preoccupante, ma andiamo con ordine. :)
2 weekend fa, sono stato a Linköping per una festa di compleanno di due volontari che avevo conosciuto durante l'arrival traning dello scorso ottobre a Stoccolma e io visto che il lunedì non lavoro, mi sono fermato un giorno in più per avere più tempo per visitare la città. Rientro a Kalmar, il lunedì sera, faccio i compiti per la lezione di svedese del giorno successivo e verso mezzanotte accendo il computer per controllare la mail e navigare un po'.
Entrato in facebook vedo che ho ricevuto un sacco di messaggi durante tutta la giornata, in cui si parlava di una festa per il weekend successivo.
Il party in questione sarebbe stata la festa di compleanno per il mio coinquilino e per un altro volontario (che compie gli anni a metà febbraio ma ha voluto festaggiare circa 3 settimane prima).
E fin qui tutto bene, il fatto è che leggendo le mail, ho letto che la festa si sarebbe tenuta nel mio appartamento, e che uno dei festeggiati invitava a portare più gente possibile... Non potete immaginare (o forse potete) quanto ero incazzato, ma non per il fatto che si tenesse una festa qui, ma perchè io ero l'unico che non ne sapevo nulla e se non avessi acceso il computer nel cuore della notte, fino al giorno dopo non avrei sicuramente saputo nulla.
Sono stato tentato d'andare a tirar giù dal letto il mio coinquilino, per chiedere spiegazioni, ma ragionando ho pensato che sarebbe stato meglio aspettare fino al giorno dopo, e infatti la mattina seguente, appena sveglio gli ho mandato un sms chiedendogli come mai tutti sapevano di una festa, mentre io che vivo nell'appartamento in cui la festa doveva svolgersi, non ne sapevo nulla...
Alla sera ci siamo chiariti, o meglio, io gli ho chiesto spiegazioni, e ho cercato di fargli capire che 25 persone in questo appartamento erano un po' troppe, che c'erano i vicini da avvisare se voleva tenere un party visto che viviamo in condominio e che la famiglia che abita proprio sotto di noi ha un bambino di pochi mesi. Lui ha detto che non avrebbe parlato con nessuno, che non voleva fare una festa (o meglio voleva fare una cosa solo tra i 10 volontari di Kalmar) e che non si è capito molto bene con l'altro festeggiato.
Sta di fatto che questa storia si è protratta per tutta settimana, con i due organizzatori che non si sa per quale motivo non si telefonavano per chiarirsi, con gente che non voleva un altro super party dopo due party nei due precedenti weekend, con altri che volevano un weekend un po' più tranquillo e studiare anche un po' in vista della prova di svedese del giorno successivo e con gente che veniva da fuori Kalmar che aveva già acquistato il biglietto del treno.
Io ho fatto la parte di quello che non voleva gente nel mio appartamento, quando invece sanno tutti che sono sempre i benvenuti quando vogliono venir qui, anzi sono io il primo a invitarli, ma credetemi 25 persone in questo appartamento, sono veramente troppe.
Tutto si è concluso nei migliore dei modi, siamo usciti a mangiare tutti assieme e poi siamo andati in un disco pub fino alle 3 del mattino.
Speriamo che la prossima volta ci si parli prima e si chiariscano prima alcune cose :)