sabato 29 giugno 2013

Perchè scrivo un blog?

Stamattina qualcuno ha scritto un commento al mio ultimo post, Europei di calcio femminile, in cui si diceva:

- Scusa, perché scrivi tutti i fatti tuoi su Internet? Ti devi fare bello con gli altri e sentirti figo ché stai in Svezia? 

Chi me lo fa fare di scrivere i "fatti miei" su un blog?
A volte me lo chiedo anch'io e infatti per parecchi mesi sono rimasto in "silenzio" perchè non avevo nulla o non trovavo il tempo per scrivere.
Mi piace condividere con gli altri le miei esperienze, può essere durante una cena o perchè no, ora che siamo nel XI secolo, usando un blog. Per molti questo può essere strano, ma non siamo tutti uguali, c'è chi nemmeno conosce il suo vicino di pianerottolo e chi lo invita a cena...
Scrivere cosa faccio durante le mie giornate qui a Kalmar è anche un modo che ho per far sapere ad amici e parenti in Italia come va qua, e condividere con loro tantissime cose che succedono.
Durante le giornate faccio mille cose, non credo di essere presuntuoso se dico di avere una vita abbastanza attiva e difficilmente mi annoio. Se non ho nulla da fare qualcosa invento.

Nel blog mi piace anche scrivere un po' di informazioni utili per chi vuole trasferirsi in Svezia o per chi si è già trasferito ma essendo nuovo non sa come muoversi tra la burocrazia di un Paese diverso.
Prima di trasferirmi, ma anche ora, leggevo tantissimi blog di famiglie, studenti o altre persone che hanno deciso di trasferirsi in Svezia, mi piace leggere quello che vogliono condividere con me e gli altri lettori, e posso sempre imparare qualcosa, di imparare non si finisce mai...

Non devo sentirmi figo nè farmi bello con nessuno, chi vuole visita il blog e legge quello che scrivo, se a qualcuno non piace quello che scrivo non deve assolutamente sentirsi obbligato di leggere, è come se io mi mettessi a criticare un quotidiano ma continuassi a comprarlo...

PS: visto che alcuni commenti arrivavano in forma anonima, ho deciso di moderarli, pubblicherò tutti i commenti che arrivano, tranne quelli anonimi.

Ora vado, ho la mezza maratona di Kalmar da correre tra pochissimo :)


venerdì 28 giugno 2013

Europei di calcio femminile


Non saranno le Olimpiadi, e nemmeno gli europei maschili ma da 10 al 28 luglio si svolgeranno in Svezia il campionato europeo di calcio femminile 2013.

Il nome ufficiale è UEFA WOMEN'S EURO SWEDEN 2013 e parteciperanno 12 squadre divise in 3 gironi.
Ad ogni girone sono state associate 2 città dove si svolgeranno le 6 partite tra le 4 squadre.
Anche Kalmar farà parte dell'evento. Alla Guldfågeln Arena (o Guldfageln Arena come scrissero i giornali italiani quando lo scorso ottobre si gioco il ritorno della gara tra l'U21 svedese e italiana) verranno giocate 3 partite di un girone e un quarto di finale.

Anche la nazionale italiana è presente ed è stata inserita nel gruppo 1, un gruppo molto scandinavo, dove è infatti presente la Svezia, la Danimarca e la Finlandia e le partite verranno giocate a Göteborg e Halmstad nella costa Ovest.

Le partite del gruppo 2 verranno giocate qui nello Småland, tra Kalmar e Växjö e nel gruppo sono presenti Germania, Norvegia, Olanda e Islanda.

Il gruppo 3 è composto da Spagna, Russia, Francia e Inghilterra, le quali giocheranno a Linköping e Norrköping

A Stoccolma verrà giocata solo la finale, nella Friends Arena, il nuovo stadio costruito a Solna e inaugurato meno di un anno fa.

Anch'io nel mio piccolo vivrò l'evento dall'interno. A gennaio lessi che stavano raccogliendo le domande per chi voleva fare il volontario (tantissimi eventi più o meno grandi hanno volontari che lavorano perchè tutto funzioni al meglio). Ho compilato il modulo in internet, e attorno a Pasqua mi hanno contattato per un colloquio.

Ora sto facendo dei corsi con tutti gli altri volontari di Kalmar (circa 200 persone) e quello che farò e quando lo scriverò nel prossimo post. =)

Ecco il sito dell'evento: http://svenskfotboll.se/damem2013/

lunedì 24 giugno 2013

Iscrizione all'AIRE

Tutti i cittadini italiani che si trasferiscono all'estero per un periodo superiore ai 12 mesi sono obbligati ad iscriversi all'AIRE (Anagrafe Italiana Residenti all'Estero).
Come ho scritto la scorsa settimana è esattamente un anno che mi son trasferito di nuovo in Svezia e quindi qualche mese fa ho comunicato all'Ambasciata Italiana di Stoccolma il mio cambio di residenza.

Il primo anno non ho avuto bisogno di comunicare nulla perchè il mio soggiorno in Svezia è stato di un anno esatto, senza superare quindi i 12 mesi richiesti per effettuare il cambio di residenza.

L'iscrizione all'AIRE non porta grandissimi vantaggi, i due maggiori sono:
1) la possibilità di votare per corrispondenza per le elezioni politiche e i referendum italiani dall'estero (sempre che chi vive all'estero sia ancora interessato alla politica italiana, nelle ultime elezioni politiche ha votato meno del 32% degli italiani residenti fuori dall'Italia);
2) la possibilità di richiedere il rilascio e il rinnovo dei documenti direttamente all'Ambasciata o al Consolato, invece che rivolgersi in Italia;

L'iscrizione avviene in modo semplice, basta andare sul sito dell'Ambasciata Italiana di Stoccolma scaricare il modulo e rispedirlo compilato e firmato all'Ambasciata stessa.
Oltre al modulo è necessario allegare una copia della carta d'identità o del passaporto e il familjebevis (lo stato di famiglia) rilasciato in Svezia dallo Skatteverket.

Fatto questo dopo un paio di mesi ho ricevuto la comunicazione dal mio comune italiano della conferma dell'avvenuta iscrizione all'AIRE, e dopo un altro paio di settimane ho ricevuto gli adesivi da incollare alla tessera elettorale italiana che riportano l'indirizzo della nuova residenza.

L'iscrizione all'AIRE è obbligatoria ma molti non la fanno, in teoria è difficile che se ne accorgano e la pena in cui si incorre in caso se ne accorgano è nulla, viene registrato il cambio di residenza in modo automatico.

La cosa da ricordarsi una volta effettuato il cambio di residenza è di richiedere la tessera sanitaria europea svedese, in modo da avere l'assicurazione sanitaria quando si va in Italia in vacanza, il fatto di essere cittadini italiani non garantisce le cure mediche a chi non vive in Italia e in caso di ricovero all'ospedale si può incorrere in un conto salato...

Qui la spiegazione dell'AIRE sul sito del Ministero degli Affari Esteri italiano e il modulo per da spedire all'Ambasciata Italiana di Stoccolma per effettuare l'iscrizione.

venerdì 21 giugno 2013

Glad midsommar

Oggi è midsommar, la festa di mezza estate.
Suona strano che il giorno del solstizio d'estate si festeggi già la mezza estate e questo la dice lunga su quanto sia corta l'estate svedese.
Midsommar viene festeggiato il primo venerdì d'estate e quest'anno corrisponde esattamente al primo giorno d'estate.
Il giorno di midsommar (midsommardagen) è per l'esattezza il sabato ed è quello il giorno rosso nel calendario, ma in Svezia si festeggia molto spesso l'afton il pomeriggio o sera prima (capita con il Natale e altre feste) quindi la vera festa è oggi (midsommarafton).
E' una festa molto sentita, forse la principale dell'anno in Svezia, talmente importante nella loro tradizione che quando hanno istituito il giorno nazionale (il 2 giugno italiano per interderci) si era pensato di scegliere il giorno di midsommar per il grande impatto che questo giorno ha da molti anni sulla popolazione (la scelta è ricaduta invece sul 6 giugno, giorno in cui nel 1523 Gustav Vasa divenne re).

Nel menù di midsommar non può mancare un piatto composto da aringe (sill), patate novelle (färkpotatis), panna acida (gräddfil) e erba cipollina (grässlök).
Non possono mancare nemmeno le fragole (jordgubbar) con la panna.

immagine da: http://gronanyanser.blogg.se/category/fest-firande-1.html
Il tutto è accompagnato da un consumo massiccio di vodka e acquavite (purtroppo molti svedesi non riescono a festeggiare senza sbronzarsi).

E' tipico della festa anche il fatto di ballare canzoni popolari, indossando con una corona di fiori in testa, attorno ad un palo ricoperto di foglie chiamato midsommarstång o majstång.
Il fatto di ricoprire il palo di midsommar con foglie viene da una leggenda che dice che le erbe raccolte il giorno di midsommar possono portare salute e buona fortuna. Si dice anche che per questo motivo si è deciso di spostare la festa a giugno per l'impossibilità di trovare foglie e decorazioni naturali già verdi in maggio ma il nome è rimasto majstång (palo di maggio)
Sempre per questo potere magico delle erbe e dei fiori, le ragazze raccolgono 7 o 9 fiori diversi e li mettono sotto il cuscino del letto prima d'andare a dormire, per sognare durante la notte il ragazzo che sposeranno (Paese che vai leggenda che trovi).

la mia midsommar 2011 a Öland

Anch'io oggi ho in programma di andare ad una di queste feste organizzate in alcuni punti della città dal comune, e poi la sera grigliata con amici, sperando che il tempo regga e approfittando della giornata più lunga dell'anno.

Che dire: GLAD MIDSOMMAR!!!! =)

Qui è possibile leggere il post che avevo scritto durante la mia prima midsommar in Svezia nel 2011.

giovedì 20 giugno 2013

Secondo anno da svedese

Era esattamente un anno fa, una fresca mattina di giugno, aeroporto di Linate, pronto a imbarcarmi su un volo per Copenhagen e iniziare il secondo anno a Kalmar.
Erano più di 9 mesi che che avevo finito il mio progetto SVE di cose ne erano cambiate tante, ma la voglia di ritrasferirmi era rimasta.
Ero appena tornato da 4 mesi in Alabama, e non vedevo l'ora di ributtarmi in questa avventura, abbandonare le calde e afose giornate americane per le fresche e luminose giornate svedesi.
La voglia era tanta, ma anche un po' di paura non mancava... Lasciare un lavoro sicuro e ben pagato per l'ignoto, trasferirsi con solo la certezza di avere una camera in affitto trovata un paio di mesi prima.

Ora ha distanza di un anno posso dire che ho fatto bene, qui mi sento a casa e ho una vita super attiva con mille cose da fare ma anche con mille momenti per godermi la vita.

Oggi inizia il mio terzo anno da italiano in Svezia con molte più sicurezze rispetto a quando tutto inizio nel settembre 2010 ma con ancora tantissime cose da imparare e sperimentare.

HAR DET BRA! =)

mercoledì 19 giugno 2013

Gli stranieri in Italia e in Svezia

Capita spesso di sentire che il più grande male italiano sono gli immigrati che rubano il lavoro, commettono crimini, stanno in Italia senza un permesso di soggiorno ecc ecc ecc, ma stamattina mi son trovato a leggere un articolo di Repubblica che parla del rapporto 2013 del UNHCR (United Nations High Commissioner for Refugees), l'alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, in cui viene descritto che l'Italia non è la nazione europea che accoglie più rifugiati ma ci sono altri stati che fan di più.
Tra immigrato e rifugiato c'è una bella differenza, sia nella parola (anche in svedese immigrato è invandrare mentre rifugiato è flykting).

Il titolo dell'articolo ha attirato la mia attenzione anche perchè nei 2 anni che ho lavorato qui in Svezia ho lavorato in centri giovanili di quartieri con un alto numero di immigrati (per lo più nuovi o vecchi rifugiati).
Il primo anno ero in un quartiere con un alta percentuale di curdi, afgani e slavi, mentre nell'ultimo anno la presenza maggiore era di ragazzi palestinesi e somali.
Molti di loro durante l'anno, mi hanno raccontano dove son nati, perchè son qui, e il lungo viaggio che, direttamente loro, o uno dei loro familiari ha fatto.
Le storie son molto diverse, c'è chi è palestinese ma nato in Iraq durante la dittatura di Saddam e arrivati in Svezia senza nessuna cittadinanza e dopo esser stati alcuni anni in India, chi invece riesce a scappare dal Kurdistan siriano passando per la Turchia e poi entrando in Europa dalla Grecia.

Mi ricordo il primo giorno che sono arrivato a Kalmar e sul piccolo aereo che mi portava da Stoccolma c'erano tantissimi immigrati, quando sono atterrato e il mio mentor era la ad aspettarmi, son riuscito a capire con il poco inglese che avevo che molte di quelle persone avevano parenti che vivevano nel quartiere dove avrei lavorato.

Dal punto di vista delle cifre fornite dall'UNHCR e che mostrano il numero dei rifugiati accolti tra i vari Stati si legge che la Germania ha accolto ben quasi 600.000 persone, la Francia 215.000, la Gran Bretagna 150.000, la Svezia 90.000, l'Olanda 75.000 e al sesto posto l'Italia con 65.000.

Ovviamente da un punto di vista storico questi Paesi hanno posizioni totalmente diverse, non paragonabili tra loro, è probabile ad esempio che una persona del Marocco che abbia bisogno di asilo politico chieda aiuto alla Francia invece che alla Lituania, essendo il Marocco un'ex colonia francese.

Detto questo voglio solo dire che anche in Svezia ci sono molti immigrati (io ne sono un esempio) e anche qui ci sono immigrati "buoni" e immigrati "cattivi"; i casini che sono successi a Stoccolma un mese fa sono l'esempio che ovunque ci possono essere problemi, non è facile e non esiste la bacchetta magica per far si che l'integrazione avvenga in un paio di mesi. 
C'è da fare solo una distinzione dallo straniero che sceglie di venire in Svezia, viene da un Paese un po' diverso ma pur sempre europeo e ha avuto la fortuna di studiare per molti anni prima di trasferirsi, rispetto a chi viene da un Paese dove la religione svolge un ruolo predominante e fugge da casa per sopravvivenza più che per scelta. Sicuramente le vite e i tempi di adattamento non sono paragonabili...

Qui l'articolo di Repubblica: Unhcr, il rapporto 2013 sui rifugiati: nessuna invasione dell'Italia
e qui il rapporto dell'UNHCR: http://www.unhcr.org/

martedì 18 giugno 2013

Primo anno di Komvux finito

Dopo 9 mesi di lezioni ho finito le lezioni al Komvux.
Come avevo infatti scritto lo scorso anno, ad agosto avevo iniziato a frequentare i corsi di svedese al Komvux di Kalmar.
Komvux sta per (KOMmunal VUXenudbilding) quindi scuole comunali per l'istruzione degli adulti e sono riservate alle persone che non hanno finito gli studi obbligatori o che devono completarli per accedere all'università.
La scuola in Svezia è organizzata in modo diverso rispetto all'Italia. Oltre ai corsi di base, che tutti devono seguire, qui iniziano prestissimo a seguire i corsi che più preferiscono (se uno vuole studiare una materia tecnica seguirà più ore di matematica per esempio rispetto ad un altro ragazzo che invece vuole studiare lingue straniere, il quale studiarà più inglese rispetto al primo studente).
Succede quindi che, uno che in passato ha intrapreso la strada per lo studio delle lingue straniere ma vuole iscriversi ad un'università tecnica, gli venga richiesto di frequentare il corso di Matematica 6 (ad esempio) perchè nel suo percorso scolastico si è fermato al livello 5.
Ed ecco che si ritrova a frequentare il corso di Matematica livello 6 al Komvux per poter poi accedere all'iniversità.
Per gli stranieri il concetto è uguale (per accedere all'università - a parte le università in cui corsi sono tenuti in inglese - è richiesto sempre ovviamente un buon livello di svedese) ma per poter accedere al Komvux si deve aver completato l'SFI (cosa che io ho fatto durante il mio primo anno da volontario).
Con il diploma dell'SFI in tasca ci si può iscrivere ai corsi grundskola del Komvux (un po' le nostre elementari e medie) il quale però non assegna nessun livello per l'iscrizione all'università.
Nell'ultimo anno ho quindi seguito un corso di svedese grund al Komvux di Kalmar 3 lezioni alla settimana e il corso si è concluso con la temuta National Prov, la prova nazionale, in cui viene valutata la comprensione del testo, l'abilità di scrivere, la comprensione orale e l'abilità di comunicazione.
La prova l'ho passata abbastanza bene, e quindi ora ho la possibilità di iscrivermi al corso di svedese livello 1 (in tutto sono 3 livelli) e di frequentare i corsi da agosto a dicembre.
Vediamo come andrà, intanto mi godo l'estate, che se anche non bollente come in Italia mi permette di passare qualche ora al giorno in spiaggia :)

PS: per informazione i corsi al Komvux sono gratuiti al 100%.

lunedì 17 giugno 2013

Emigrare in Svezia for dummies

Questo è un diagramma che hanno creato Silvia e Gabriele, due ragazzi veneti che si sono trasferiti in Svezia qualche hanno fa e ora hanno un blog molto bello: One way to Sweden.



Questo diagramma è un po' un ABC su quello che si deve fare per trasferirsi in Svezia e ottenere il tanto agognato e indispensabile perssonnummer (il codice fiscale svedese).
La burocrazia c'è anche in Scandinavia, dove a differenza dell'Italia è più difficile che la conoscenza di qualcuno ti fa saltare la coda o fa chiudere un occhio all'impiegato di turno.

Se state decidendo di trasferirvi in Svezia munitevi di tutti i documenti che vi vengono richiesti, spirito d'adattamento, disponibilità ad imparare lo svedese (lingua bellissima ma ahimè abbastanza ostica per noi del sud Europa) e una bella sciarpa e un paio di guanti pesanti per l'inverno.

Fatto questo verrete accolti super positivamente, potrete iniziare i corsi di lingua gratuiti, iscrivervi al centro dell'impiego svedese e iniziare la ricerca (a volte lunga) del lavoro...
Non tutti quelli che cercano di trasferirsi riescono ad adattarsi qui, ma forse vale la pena provarci, in ogni caso IN BOCCA AL LUPO. :)