domenica 28 novembre 2010

Kit di sopravvivenza

Dopo 5 giorni ininterrotti di neve ho capito che per sopravvivere avevo bisogno di cambiare scarpe, guanti e comprarmi un cappello invernale.
Oggi grazie alla Första Advent, la prima domenica d'avvento in cui vengono accese le decorazioni e da il via all'attesa del Natale, tutti i negozi in città erano aperti e ne ho approfittato per andare a cercare il kit di sopravvivenza.
Prima cosa cuffia invernale. Basta andare in giro con i capelli con il gel, molti al lavoro un po' di tempo fa mi dicevano che era necessaria la cuffia in inverno, ma io non ci credevo e continuavo a rispondere che usando il gel era impossibile usarla, e loro mi rispondevano ridendo che avrei mollato il lock italiano quando sarebbe arrivata la neve. Avevano ragione :)
Secondo acquisto i guanti, me li ero portati dall'Italia, ma non erano per niente adatti, troppo poco spessi, e in lana, quindi non impermeabili, appena si bagnavano causavano ancora più freddo alle mani. Ora ho optato per i guanti impermeabili, e il modello che non hanno le dita divise, ma rimangono tutte assieme. A sentire il parere degli svedesi (che non ne capiranno di caffè e di cibo, ma credo che sul freddo sono maestri) sono i migliori, perchè le dita rimanendo tutte assieme, rimangono più al caldo.
Terzo acquisto indispensabile, un paio di scarpe invernali. Io me ne andavo in giro sulla neve con un paio di scarpe da ginnastica basse che oltre a farmi rischiare una caduta stile cartone animato ad ogni passo, si inzuppavano d'acqua e mi facevano morire dal freddo.
Appena fatti gli acquisti, li ho indossati subito, così per testarli nel viaggio di ritorno a casa.
Credo che fino ad un po' di gradi sotto zero per adesso sono equipaggiato, quando la temperatura scenderà sotto i -9/-10° ci penserò! :)

giovedì 25 novembre 2010

Julmark

A un mese esatto dal Natale sono stati inaugurati i mercatini di Natale a Kalmar, in svedese Julmark.
La location dove vengono allestiti tutti gli anni è molto particolare, l'interno del castello di Kalmar.
Una 4 giorni dove è possibile acquistare oggetti fatti dagli artigiani svedesi, decorazioni natalizie e tipico cibo svedese.
Si possono trovare Tomten di tutte le forme e le dimensioni; Tomten è il nome svedese in cui viene chiamato babbo Natale, si possono trovare candele e portacandele in legno o in cuoio, innumerevoli salse, il glög un vino molto simile al vin brulè e che viene bevuto caldo in occasione del Natale, i dolci allo zafferano tipici di Santa Lucia e moltissime altre cose.
Io ho già effettuato la visita, oggi, dopo il corso di svedese, con il mio tutor, alcuni colleghi e altri 2 volontari.
L'unica nota negativa è che per entrare si devono pagare 70corone, più o meno 7euro. Noi volontari siamo stati fortunati, il centro dove lavoro ha provveduto a pagare per noi :).

Si inizia a respirare veramente l'atmosfera natalizia, è arrivata la prima vera nevicata, ci sono decorazioni ovunque, e domenica in occasione della första advent (prima domenica d'avvento) tutte le decorazioni verrano accese e tutte le finestre delle case saranno illuminate con le tipiche luci natalizie. Il buio novembre sta finendo...

martedì 23 novembre 2010

EVS tour

In queste 2 settimane Kumulus, l'ente di accoglienza che mi ospita, sta facendo un tour nelle scuole di Kalmar län per far conoscere agli studenti l'EVS, e a noi volontari a turno ci viene chiesto di partecipare a questi incontri.
Lo scorso lunedì ho partecipato in una scuola di Hösgby, mentre ieri in una scuola di Nybro.
Il primo incontro è stato poco interessante, poche domande da parte degli studenti che non sembravano molto interessati a partecipare ad un progetto di volontariato all'estero. L'incontro di ieri invece è andato molto bene, forse anche perchè avevamo davanti ragazzi che studiano in una scuola che in Italia potremmo catalogare in "turistico-alberghiera" e quindi molto propensi ad andare a fare un esperienza all'estero.
Dopo la presentazione fatta dalla responsabile dell'ente di accoglienza i ragazzi si sono fermati a chiacchierare con me e l'altra volontaria presente e a farci domande, come ad esempio quanti soldi ti danno, come spendiamo il tempo libero, in cosa consiste il nostro progetto, e altre curiosità.
Devo dire che partecipare a questi incontri non è per nulla pesante almeno per me. Ad esempio ieri la presentazione è durata circa un ora, poi fika di mezzora, un paio d'ore nell'atrio della scuola a chiacchierare con chi si fermava incuriosito dai manifesti che vedeva e per finire pranzo nella mensa scolastica a base di pasta al forno, devo dire molto buona.
L'unico inconveniente è che ho saputo di questo incontro domenica notte circa all'1, ma non per mancanza di organizzazione da parte dell'ente di accoglienza ma a causa mia; domenica dopo pranzo ho messo il cellulare a ricaricare e me ne sono dimenticato per tutto il giorno, prima d'andare a letto mi sono accorto che avevo ricevuto un messaggio alle 4 del pomeriggio in cui mi chiedevano se potevo partecipare all'incontro il giorno successivo, e l'appuntamento era alle 7:40 negli uffici dell'ente di accoglienza. Significava sveglia alle 6:30... Dopo aver imprecato in italiano, inglese, svedese e dialetto bresciano me ne sono andato a letto, il giorno dopo con poco più di 5 ore di sonno alle spalle è stata abbastanza una levataccia...

giovedì 18 novembre 2010

Superstizioni

Oggi durante il corso di svedese abbiamo parlato di superstizioni, per vedere le differenze tra i vari Paesi.
Tutto è nato perchè l'insegnate aveva le chiavi appoggiate sul tavolo e ha detto che in Svezia per superstizione questo non porta bene, le chiavi devi tenerle in tasca, e ci ha chiesto se anche all'estero è così. Questo è stato il pretesto per cercare di chiacchierare in svedese parlando delle superstizioni (skrock in svedese) che ci sono in ogni Paese.
Con uno svedese molto limitato e aiutandoci con l'inglese ne è uscito che i gatti neri non se la passano bene, ovunque quando attraversano la strada è un brutto segno, stessa cosa per quando ci si siede in 13 attorno ad un tavolo per mangiare.
Ma sono uscite anche altre strane superstizioni, in Turchia, così come in Spagna, è scosigliato tagliarsi le unghie la sera, in Spagna addirittura è consigliato tagliarsi le unghie sono nei giorni in cui non compare una R nel nome, per esempio lunes, ma non in maRtes.
Solo in Italia aprire l'ombrello in casa porta sfortuna, così come solo da noi il giorno sfortunato è il venerdì 17, negli altri Paesi è venerdì 13.
Sempre in Turchia la soglia di casa è considerata la dimora del diavolo e nessuno ci si ferma.
In Francia porta miseria tenere il pane al contrario in tavola, e come negli altri paesi latini, porta sfortuna rovesciare il sale.
Rompere uno specchio porterà ovunque sette anni di sfighe, ma se andate in Kenia non cantate all'aperto quando è buio, porta male (secondo me porta botte da chi sta dormendo e si sveglia perchè tu canti in strada)
In alcuni paesi poi non provate a regalare sciarpe o fazzoletti, vi vedrete dare una moneta da chi riceverà il regalo. Regalare sciarpe o fazzoletti porteranno lacrime a chi li riceverà, quindi dandovi una moneta sembrerà che l'abbia acquistato.
In alcuni paesi se ti dimentichi qualcosa in casa è un brutto presagio e se rientri per prenderlo, prima di uscire devi guardarti allo specchio per scacciare questo presagio.
In Svezia se ti prude la mano destra riceverai buone notizie, al contrario ne riceverai di cattive se ti prude la mano sinistra.
Ci siamo divertiti e cercato di migliorare lo svedese parlando di queste stupide abitudini che molte volte hanno origine nel passato, come quella di non tagliarsi le unghie la sera è dovuto al fatto che quando non c'era la corrente elettrica in casa se provavi a tagliarti le unghie, rischiavi di tagliarti un dito!
E' proprio vero... Paese che vai... Usanze che trovi... :)

domenica 14 novembre 2010

Kulturnatt

Venerdì c'è stata la Kulturnatt ad Oskarshamn un paese ad un ora di macchina da Kalmar.
Il nome è in svedese ma è facile capire, la notte della cultura, e noi come volonari SVE abbiamo partecipato per promuovere questo tipo di progetto con i ragazzi svedesi.
Avevamo un'area in un centro giovanile con una parete con appese le bandiere e dei poster preparati da noi volontari sui Paesi d'origine. In più con un pc collegato ad un proiettore, trasmettavamo su un muro le presentazioni power point che ogni volontario aveva fatto per far conoscere il proprio Paese.


La Kulturnatt interessava tutto Oskarshamn e prima dell'apertura del centro dove presentavamo lo SVE, siamo andati a vedere in un teatro il concerto dei ragazzi che frequentano il gymnasium (il nostro liceo). La cosa interessante è che qui da quel che ho capito studiano musica, teatro e altre materie "artistiche" anche al liceo. Il concerto è stato molto piacevole, erano circa 60 ragazzi, hanno cantato alcune canzoni in gruppo, e alcuni ragazzi si sono esibiti come solisti suonando chi la chitarra, chi le tastiere, altri il flauto a traverso o il violino. Il concerto è durato circa un ora, dopodichè siamo tornati al centro, anche qui c'erano gruppi di ragazzi che ballavano o cantavano, e anche noi volontari ci siamo esibiti in una canzone, tutti assieme, mentre ci gustavamo uno strudel di mele preparato da Eva, la volontaria austriaca e un dolce turco da un nome impronunciabile (era buono, mi basta sapere quello :)) preparato da Damla. La serata è andata bene, hanno partecipato circa 300 persone.

Il centro ha chiuso alle 22, e per noi volontari la festa è proseguita in un locale dove si esibivano gruppi rock locali, fino alle 2 di notte. Poi tutti a casa di Chris, il ragazzo francese che svolge il suo progetto proprio ad Oskarshamn, dove abbiamo continuato la festa fino al mattino :)

martedì 9 novembre 2010

Nuovo corso di svedese

Oggi ho iniziato un nuovo corso di svedese che andrà ad affiancarsi al corso che sto seguendo presso la Folkuniversitet e che ho iniziato a fine settembre.
Diciamo che il primo corso che finirà ad inizio dicembre mi è utile per iniziare a muovermi in questa nuova lingua e capire un po' le regole grammaticali ma poco altro, essendo un corso di solo 3 ore a settimana e tenuto in inglese.
Una decina di giorni fa però ho ricevuto la lettera di convocazione per l'inizio del corso di svedese organizzato dal comune, come è prassi qui in Svezia infatti tutti gli immigrati hanno diritto ad un corso completamente gratuito di lingua chiamato SFI (Svenskundervisning för invandrare, in poche parole, svedese per immigrati).
L'unica pecca è che la lettera di convocazione è totalmente scritta in svedese, e per uno che è convocato per fare un corso di svedese non mi sembra una cosa molto intelligente.
Essendo scritta in svedese infatti, non ho capito tutto quello che c'era scritto, oggi non iniziava il vero e proprio SFI ma un corso, sempre organizzato dal comune, in preparazione al vero SFI, il quale inizio credo avverrà nel nuovo anno.
Il corso sarà di 8 ore alla settimana, diviso in 3 giorni, 7 ore verranno fatte in aula e 1 ora in aula informatica per iniziare ad usare anche semplici programmi come Word o Excel nella versione svedese, e vi posso garantire che non è per nulla scontato.
Regola del corso? Si parla esclusivamente svedese, l'inglese o qualsiasi altra lingua sono vietate, e credo che questo sia l'unico modo per imparare veramente una nuova lingua.
Questa regola è talmente rigida che anche alla reception e in segreteria parlano esclusivamente svedese.
Chissà le prime lezioni che casino e quanti errori che voleranno in classe, ci sarà da divertirsi sicuramente. :)

sabato 6 novembre 2010

Costo e qualità della vita

In questo post farò molti paragoni tra Svezia e Italia, se vi può dar fastidio leggere certe cose vi consiglio già ora di non continuare :). Parlerò della mia esperienza, il che non vuol dire che ovunque sia così.
Ieri parlando al lavoro è uscito l'argomento stipendio, facendo un paragone con l'Italia, per lo stesso lavoro qui lo stipendio è il 70% più alto. Questa cosa non vale per tutte le categorie e per tutti i lavori ovviamente, ma diciamo che la forbice tra chi prende uno stipendio molto alto e chi uno stipendio normale è abbastanza ristretta rispetto all'Italia, dove un dirigente o un medico prendono normalmente stipendi molto molto più alti rispetto ad impiegati ed insegnanti ad esempio.
L'orario di lavoro è rispettato, nessuno di chiede di fare ore extra non pagate, e chi lavora in ufficio normalmente finisce alle 17.
2 giorni fa, quando sono arrivato al centro dove svolgo il mio progetto, erano tutti in riunione per scrivere una lettera di protesta al loro capo per organizzare in maniera diversa gli orari. Da noi, specialmente la mia generazione, non può alzare la voce, perchè lavora con contratti a termine o comunque senza alcun diritto.
La prima cose che però uno può pensare è che lo stipendio è alto, ma la vita costa anche di più. Siamo proprio così sicuri?
Gli alimenti sono un po' più costosi, ma dipende anche da cosa si acquista, se si compra pasta Barilla o altri prodotti italiani, è ovvio che essendo prodotti d'importazione costino un po' di più, ma non costano cifre folli.
Non è indispensabile avere l'automobile per vivere, è possibile raggiungere tutti gli angoli della città in bicicletta, senza percorrere le strade con il traffico di automobili, oppure è possibile usare i mezzi pubblici (anche se gli autobus di Kalmar secondo me non sono efficientissimi, ne parlerò in un altro post). L'automobile è comunque una comodità, e il carburante costa circa 1.3€/litro, più o meno il prezzo italiano. Al lavoro c'è una persona che ogni giorno si fa 2 ore di macchina per venire a Kalmar e tornare a casa la sera, lo stato gli rimborsa qualcosa per il viaggio.
Se ti vuoi muovere in treno, non hai l'incognita ritardo (anche se a volte in inverno a causa della neve e del ghiaccio può succedere). Si possono acquistare i biglietti dal sito internet delle ferrovie, il biglietto ti arriva tramite sms che mostrerai al controllore. Se acquisti il biglietto in anticipo costa molto meno, il sistema è simile a quello della prenotazione dei biglietti aerei, prima prenoti, meno paghi. Gli under 25 e gli over 65 hanno forti sconti, gli studenti hanno il 30% di sconto.
Un biglietto Kalmar - Copenaghen (più o meno la stessa distanza che c'è tra Milano e Firenze) costa dai 15 ai 20€. Un biglietto Kalmar - Emmaboda dai 4 ai 7€, Kalmar e Emmaboda distano più o meno come Brescia e Cremona in Italia, dove il biglietto costa poco più di 4€, ma la differenza è che in Italia per percorrere 60Km il treno ci mette un ora (salvo ritardi) qui 30minuti.
L'istruzione è gratuita, o se a pagamento costa molto ma molto meno rispetto all'Italia.
Per studiare al Politecnico di Milano pagavo 1.200€ all'anno solo di tasse di iscrizione, e per fortuna che è un università pubblica. Gli studenti universitari ricevono prestiti super agevolati e possono andare a vivere da soli senza pesare sulle spalle delle famiglie.
I ragazzi fino a 18 anni non pagano il dentista, e anche i prezzi per gli adulti non sono assurdi come in Italia.
Avere un figlio qui non è una spesa enorme, lo stato da agevolazioni, il tasso di natalità è più alto rispetto all'Italia, non si diventa genitori dopo i 30 anni e le famiglie hanno più di un figlio.
Cosa costa carissimo qui? Gli alcolici, sono super tassati, forse anche per disincentivare l'uso (già bevono come spugne, mi immagino quanto berrebbero se ci fossero prezzi più bassi).
Ok questo post è di parte, forse sono io che sbaglio e vedo tutto bianco qui e tutto nero in Italia, ma invito tutti a provare di persona, per poi poter fare un paragone.
Qui l'inverno è lungo e buio, la gente non si diverte come nel sud dell'europa e non si mangia come in Italia, ma dopotutto sto bene anche qui :)

mercoledì 3 novembre 2010

Tiramisù

E' un po' che volevo prepararlo, e finalmente, dopo aver trovato tutti gli ingredienti e dopo essermi procurato una moka ieri ho potuto preparare il dolce tipico italiano del quale all'estero ne vanno matti.
Ho duvuto procurarmi una moka anche se in casa ho la macchina per fare il caffè svedese, ma chiamarlo caffè per noi italiani è difficile, ne bevono a tazze, altro che caffè espresso, e per me più che caffè è una bevanda calda ottima da sorseggiare per scaldarsi in queste giornate fredde.
Quindi la settimana scorsa in missione all'IKEA alla ricerca della caffettiera, cosa non si trova all'IKEA? E infatti non ha deluso nemmeno stavolta.
Il tiramisù l'ho portato al lavoro oggi e ce lo siamo mangiati durante la fika del pomeriggio.
Ho dovuto anche discutere con un collega perchè lui sosteneva che il tiramisù è un dolce tipico francese, perchè secondo lui contiene cognac, alla fine son riuscito a convincerlo (forse) che non contiene alcool e che è un dolce italianissimo.
E' stato molto apprezzato, era la prima volta che provavo a farlo e mi è uscito bene, ieri per scrupolo avevo provato ad assaggiarne una porzione che avevo avanzato nella preparazione, per essere sicuro che fosse mangiabile. :)
Non solo il tiramisù è apprezzato all'estero, di cibi italiani ne son pieni i supermercati, è una delle poche cose del quale gli italiani vanno fieri all'estero, di molte altre cose c'è poco da vantarsi...

martedì 2 novembre 2010

La partita

Domenica sono stato per la prima volta allo stadio qui in Svezia per vedere Kalmar - Häcken due squadre che militano nell'Allsvenskan (la serie A svedese) e navigano a metà classifica, anche se il Kalmar due anni fa ha vinto il campionato
Giudizio sulla partita? Calcio che in Italia forse vedi in serie C2, ma comunque mi sono divertito.
La partita era un evento speciale, ultima giornata in casa per il campionato 2010 e ultima partita al Fredriksskans il vecchio stadio cittadino, a marzo infatti in occasione dell'inizio del nuovo campionato le partite in casa si disputeranno in un nuovo stadio ancora in costruzione e molto più moderno.
Il Fredriksskans è in una posizione molto bella in città, in centro, attaccato all'università e al mare, tanto attaccato al mare che se la palla esce (e non è difficile visto la qualità dei giocatori svedesi) devono andare a pescarla. Essendo in centro la gente va allo stadio a piedi o in bicicletta. Ma essendo vecchio ha anche alcune scomodità la più grande secondo me il fatto che la copertura delle tribune è fatta in modo tale che i pali di sostegno siano davanti al pubblico, stile stadio di Vicenza per chi conosce un po' il calcio italiano.
Il nuovo stadio sarà un po' fuori città, ma sempre raggiungibile in bicicletta grazie alle piste ciclabili e sarà uno stadio moderno, stile inglese ma abbastanza piccolo. Non serve qui avere stadi da 30 o 40 mila spettatori, il calcio è poco seguito, il vero sport nazionale è l'hockey su ghiaccio.
La partita tra Kalmar e Häcken però, visto l'evento, era abbastanza sentita, ho dovuto addirittura prendere il biglietto in prevendita 10 giorni prima, ma non per paura di non trovarne il giorno della partita, per essere sicuro di avere un posto in tribuna.
Costo del biglietto? 200corone, circa 20€, abbastanza economico vista la posizione, ma ci sono anche biglietti da 40corone, dietro le porte in piedi :).
Per tutta la giornata c'è stata una festa, prima della partita vera, partita con i giocatori storici del Kalmar e festa per le famiglie mentre nel post partita fuochi d'artificio per salutare il vecchio stadio. E' la prima volta che vedo i fuochi d'artificio alle 5 del pomeriggio, ma l'effetto è stato ottimo perchè alle 4:30 qui inizia a far buio e alle 5 è già notte.
Per chi mi chiede, ci sono i tornelli? C'è la tessera del tifoso? e altre cose in paragone con l'italia, rispondo che non esiste la tessera del tifoso, i tornelli ci sono, non c'è polizia e non viene fatta la perquisizione all'ingresso.
Diciamo che la partita è vissuta come una festa.
Ora a marzo riprenderà il campionato, speriamo che dopo aver trovato il biglietto per l'ultima partita nel Fredriksskans, di trovare anche il biglietto per l'inaugurazione nel Guldfågeln Arena il nuovo stadio!