Giovedì sono partito per una vacanza di circa una settimana in Italia, in cui dovrò sbrigare alcune pratiche burocratiche, potrò votare per il referendum e potrò incontrare parenti e amici.
Il viaggio come durante il periodo natalizio è stato un odissea ma 6 mesi fa c'era il problema della neve.
Sono uscito da casa a Kalmar alle 8 del mattino, per prendere l'autobus che mi ha portato a Nyköpink alle 8:30. 5 ore d'autobus, lunghissime.
2 ore d'attesa nell'aeroporto Skavsta e poi partenza, stranamente in orario per un volo Ryanair, alle 16:30.
Arrivati sopra Bergamo però, il comandante ha annunciato che ha causa maltempo, dovevamo sorvolare l'aeroporto per 15 minuti; passano 30 minuti, e viene annunciato che ora il tempo è migliorato e che abbiamo l'autorizzazione ad atterare in 12 minuti. Ne passano altri 20 e infine ci viene detto che il tempo è peggiorato nuovamente e che se entro alcuni minuti non ci viene data l'autorizzazione all'atterraggio, atterreremo a Bologna. Bologna!!! 250km da Bergamo.
Dopo un paio di minuti ci viene detto che non atterreremo a Bologna, ma siamo già in volo verso Verona, "solo" un centinaio di kilometri da Bergamo.
Secondo me hanno attuato la tattica di dare una notizia pessima prima di una notizia cattiva, se avessero detto subito che saremmo atterati a Verona tutta la gente avrebbe iniziato a lamentarsi, dicendo prima Bologna e poi Verona, noi passeggeri eravamo quasi contenti di atterrare in Veneto.
I miei genitori però mi aspettavano all'aeroporto di Bergamo, e ovviamente sono riuscito a mettermi in contatto con loro solo una volta atterrato. Da Verona c'erano a disposizione dei pullman per il trasferimento a Bergamo, ma in classico stile italiano... 5 voli dirottati e un pullman, quindi con le persone che si ammazzavano per ottenere un posto... Sembravano piccioni in piazza San Marco a Venezia, che accerchiano un pezzo di pane lanciato da un turista.
Dopo un attesa di un ora e visto che non arrivavano altri pullman, ho deciso d'andare in stazione a Verona, e tornare in treno fino a Brescia, con i miei genitori che sono partiti dall'aeroporto e mi hanno recuperato in stazione.
Finalmente alle 11 di sera, dopo ben 15 ore dalla partenza, sono riuscito ad entrare in casa, stanco, ma prontissimo per affrontare 5 giorni italiani.
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