mercoledì 18 maggio 2011

Razzismo nordico

Come avevo iniziato ad intuire dopo le elezioni politiche di settembre che hanno portato all'ingresso in Parlamento del partito xenofobo svedese, con l'acquisizione di 20 seggi, ho scoperto che anche gli svedesi non piacciono moltissimo gli immigrati.
Non che mi sia capitato qualche brutto episodio a me personalmente e non credo che non gli piacciano gli immigrati in quanto tali, o perchè professano una religione diversa o hanno usi e costumi che non hanno nulla in comune con i vichinghi (è un po' quello che si respira in Italia).
Credo che non gli piacciano quegli immigrati che approfittano troppo delle agevolazioni che il governo svedese mette a disposizione di chi si trasferisce qui.
Gli immigrati si possono dividere in 2 categoria, quelli come me, gli invandrare, che si trasferiscono in Svezia per studiare o lavorare e i flykting, cioè i rifugiati, chi si trasferisce qui e proviene da zone di guerra.
Queste persone scappano veramente da situazioni poco invidiabili, ma mentre alcuni si danno da fare e si mantengono autonomamente in Svezia, altri prendono un sussidio da parte del comune e non fanno nulla per cambiare le cose.
Un esempio, pochi giorni fa stavano parlando a lezione e dovevamo discutere tra noi, rispondendo alla domanda "Vilken mål är du?", Quale obiettivo hai nella vita? Un ragazzo iracheno al tavolo con me, vorrebbe fare l'insegnate di chimica in Svezia, ma dice che è impossibile perchè deve conoscere perfettamente lo svedese per insegnare. Noi gli abbiamo risposto che se uno vuole, può, ad esempio studiando parecchie ore al giorno, riesci ad parlare un buon svedese, in poco tempo. Io ho iniziato l'SFI a gennaio e mi appresto a finirlo presto (spero), alcune studenti rimangono in classe, più di 2 anni. E il tutto perchè ricevono soldi dal comune e non sono per nulla motivati a cercarsi un lavoro.
Alcuni continuano a dire che non lavorano perchè non trovano un lavoro, ma la vedo dura pretendere di fare il lavoro dei tuoi sogni senza impegnarsi ad imparare la lingua del Paese che ti ospita o non accettare di fare un lavoro un po' meno appagante almeno all'inizio.

2 commenti:

Lil_Eveline ha detto...

Sono d'accordo con te. Anche perchè, se riescono a vivere di rendita senza lavorare, non devono nemmeno accontentarsi di un lavoro meno appagante all'inizio, ma possono concentrarsi a tempo pieno sui loro obiettivi.
Però cosa vuoi che ti dicano? "Il mio sogno è farmi mantenere dal governo svedese" non è un pensiero che si può esternare.
Poi... chissà. Non dovrei permettermi di giudicare, ma non posso fare a meno di ragionarci su e giungere alle tue stesse conclusioni.

Anonimo ha detto...

Beh, comunque quando gli svedesi dicono che devi saperlo perfettamente lo svedese, lo devi sapere da madrelingua, non ci sono storie! L'accento giusto lo acquisisci solo dopo anni e anni e devi stare a contatto con gli svedesi - cosa non facile se sei straniero, perché lo svedese evita di frequentare gente di aspetto non nordico/europeo. Le uniche eccezioni sono quelle riguardanti i ragazzi adottati. In tal caso non fanno differenze. Ovvio che sentendosi rifiutati dagli svedesi alla fine rimangano sempre tra loro e non si integrino mai realmente. Questo è il grande problema dell'immigrazione in Svezia.
Alex