domenica 11 settembre 2011

Da Kalmar al lago di Garda

Che i tedeschi e gli austriaci amino il lago di Garda è noto, così ieri ho incontrato Eva e Luca, due amici austriaci che erano con me in Svezia e che ora sono in Italia in vacanza.
Lei era volontaria come me a Kalmar, e lui studente a Linköping.
E' stato molto bello incontrarsi in Italia, fare un pomeriggio in spiaggia con nuotata nel lago (nonostante sia sporchissimo), e la sera aperitivo in classico stile italiano e cena con pizza (per me) e lasagne e pasta alla carbonara per loro.
La costa veneta del lago di Garda, sembra un exclave tedesco, i cartelli nei negozi sono scritti in italiano e tedesco, addirittura nel supermercato del campeggio solo in tedesco e quasi tutti i gestori di bar, ristoranti e negozi lo parlano.
 L'ho detto ancora a giugno, quando ero stato in Italia per una settimana, che il Bel Paese, è forse il miglior posto al mondo dove venire in vacanza, buon cibo, un clima invidiato da molti, persone che quando parlano sembra che cantino, ma viverci non è così facile, si deve correre, correre, correre... Ieri mi sono ritrovato ad insultare una signora che mentre ero fermo ad uno stop ha iniziato a suonare il clacson, e voglio precisare che non ero fermo da 10 minuti, ma forse da un minuto, e non ero fermo perchè c'era un bel panorama da guardare, ma perchè c'era traffico. Secondo lei avrei dovuto buttarmi, chissà, forse aveva un urgenza e doveva correre in ospedale, forse non poteva aspettare 2 minuti ad uno stop perchè doveva correre in stazione e prendere un treno... Non credo, è normale correre, correre per andare al supermercato, correre per uscire la sera, correre per tornare a casa, e poi magari, una volta arrivato con 3 minuti d'anticipo, annoiarsi e non sapere che fare. Comunque dopo che ho gesticolato parecchio, credo che abbia capito che non potevo volare...
Questa smania di correre l'ho notata anche nei negozi e nei ristoranti, tutti sono di fretta, dai camerieri ai clienti, nessuno che si siede e si gode un attimo la vita, in un sabato di fine estate, senza la preoccupazione dell'orologio... E un altra cosa che ho notato, è che chi lavora nei negozi è parecchio sgarbato con i clienti, specialmente con gli stranieri, cosa che invece in Svezia difficilmente succede, dove il commesso normalmente sorride, anche se magari quel giorno non ha molta voglia di esser li, e dove puoi ricevere informazioni e aiuto senza problemi.
Eva e Luca amano l'Italia, dopo il lago di Garda, proseguiranno la loro vacanza a Verona, Venezia e Trieste, luoghi che all'estero ci invidiano tutti, lo ripeto, l'Italia è il più bel posto per venire in vacanza...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo diceva molti anni fa un vecchio amico, classe 1907, di mio padre che "l'Italia è bella per andarci in vacanza ma non per lavorare": purtroppo per noi che viviamo qui, è ancora così...p

Anonimo ha detto...

....in qualsiasi posto del mondo può non essere facile viverci ( dipende poi che cosa si intende in questo articolo il "per viverci") , dipende dal punto di vista della persona . Per aiutarsi ci si può chiedere "a quale risultato porta questa idea?" , "Ci sono esperienze della vita quotidiana che dimostrano che questa idea è falsa o dannosa?" ; " l'idea espressa è eccessivamente vaga?" e : "l'idea espressa richiede la perfezione?"