Lo scorso weekend sono stato ad Högsby per un concerto nel centro culturale dove lavora una volontaria.
Il concerto era ad un tipico orario svedese, dalle 18, orario in cui in Italia la gente si sta preparando per uscire per l'aperitivo.
Concerto molto carino in cui si sono esibiti sul palco diversi gruppi provenienti da Högsby o città vicine e il gruppo principale proveniente da Göteborg.
Il genere musicale suonato dai gruppi variava dal reggae (è il gruppo che mi è piaciuto di più), pop e rock-metal (totalmente non il mio genere musicale).
È stata anche l'occasione per conoscere un nuovo volontario arrivato in Svezia il primo marzo e che farà parte anche lui del gruppo dei volontari "ospistati" da Kumulus, anche se lui non vivrà a Kalmar ma ad Emmaboda, una cinquantina di kilometri di distanza.
È italiano, di Roma, e finalmente riuscirò a chiacchierare un po' in italiano, anche se durante il weekend non mi veniva così naturale palarlo, forse perchè ormai vivendo qui, penso e parlo in inglese perchè l'ambiente mi porta a far questo. È un po' come quando ero in Italia a Natale, se qualcuno mi avesse chiesto qualcosa in inglese o peggio ancora in svedese non avrei saputo rispondere.
Nel tornare a casa poi, attono a mezzanotte, e camminando per una strada abbastanza buia, siamo rimasti tutti meravigliati da quanto si vede stellato il ciole qui in Scandinavia, credo che questo sia dovuto al fatto che c'è meno smog a fare da filtro e soprattutto meno inquinamento luminoso.
Ieri partenza per Stoccolma. Il viaggio è iniziato in salita, ho perso l'autobus, ma tutta la storia la racconterò nel prossimo post, non so se prima o dopo il viaggio nell'estremo nord svedese :).
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