Ieri è stata un giornata avventurosa. E' impensabile svegliarsi nella super organizzata ed efficiente Svezia, aprire il rubinetto dell'acqua per lavarsi i denti e accorgersi che non c'è nemmeno una goccia d'acqua.
All'inizio ho pensato si fosse ghiacciata qualche tubazione, ma poi ho pensato che era impossibile, la temperatura non è polare in questi giorni e sicuramente avranno dei metodi per proteggere le tubazioni durante l'inverno, altrimenti tutti gli anni il problema si ripresenterebbe.
"Staranno facendo dei lavori qui in zona e avranno dovuto togliere l'acqua per un po' di tempo" è stata la seconda cosa che ho pensato. Ma questo tipo di lavori il sabato? E proprio nel fine settimana quando la gente non lavora e necessita d'acqua in casa?
No ipotesi scartata.
Un giro ti telefonate agli altri volontari che vivono a Kalmar, e mi sono reso conto che era un problema generale e non solo del quartiere in cui vivo.
Controllando sul sito del quotidiano di Kalmar, aiutandomi un po' con google traslate e assieme al mio coinquilino che capisce meglio di me lo svedese, abbiamo scoperto che ieri mattina per 25.000 famiglie a Kalmar, credo tutta la città, c'è stato il risveglio con la sorpresa della mancanza d'acqua; tutto ciò è stato causato da un incidente accaduto venerdì pomeriggio agli impianti che forniscono l'acqua alla città.
L'incidente è avvenuto venerdì pomeriggio ma l'acqua ha continuato a uscire dai rubinetti fino alla notte, utilizzando le riserve. Il comune pensava di risolvere il problema prima di finire le riserve, ma così non è stato, il problema non era piccolo e hanno dovuto chiedere materiale a Göteborg per riparare le tubature rotte.
Perchè il comune non ha detto alla gente di fare scorta d'acqua riempiendo bottiglie, secchi e pentole? Se l'avesse fatto l'acqua nelle riserve sarebbe finita ancor prima e ne sarebbe aumentato lo spreco.
Il problema maggiore era che qui tutti bevono l'acqua del rubinetto, difficilmente le persone comprano l'acqua in bottiglia, al supermercato non ho mai visto nessuno comprare i pacchi d'acqua, a differenza dell'Italia, e quindi ieri le persone non avevano acqua da bere. Sparse per la città sono state piazzate delle cisterne per distribuire acqua e molti sono usciti con bottiglie e taniche per far scorta d'acqua. Purtroppo ieri mattina non avevo con me la macchina fotografica ma la scena era tutte le persone in un'ordinata fila indiana ad aspettare il proprio turno per avere un po' d'oro blu.
E per l'acqua da buttare ne WC? Nessun problema, bastava uscire di casa, riempire un secchio di neve, portarlo in casa e aspettare che si sciogliesse, ed ecco a disposizione un secchio d'acqua da utilizzare come sciacquone nel WC :)
Verso l'ora di pranzo comunque il danno è stato riparato, ma per avere l'acqua in tutta la città si è dovuto attendere la sera, perchè aumentasse la pressione nelle tubature.
Sono in questi giorni in cui ci si rende conto di quanto una cosa che ci sembra naturale come avere l'acqua in casa sia una cosa che ci rivoluziona la vita quando anche solo per un giorno non ce l'abbiamo.
Addirittura l'IKEA è rimasta chiusa, e se chiude l'IKEA in Svezia significa veramente che è successa una "catastrofe", non aveva acqua nel sistema antincendio e non si è assunta la responsabilità di tenere aperto. Sarebbe successo lo stesso anche in Italia? Tenere chiuso un negozio il weekend precedente al Natale? Proprio il periodo dell'anno in cui le vendite sono al massimo?
1 commento:
E pensare che sul mio blog mi lamento di continuo perchè l'acqua mi manca tutti i giorni. Quando ho letto questo messaggio mi è venuto un colpo al cuore. No, anche in Svezia no! Poi ho letto delle misure prese dal comune e ho sofferto tantissimo nel notare la differenza tra la situazione italiana (anzi, napoletana) e quella svedese. Sapere che le cose possono essere affrontate con tanta efficienza, mentre io devo attrezzarmi con le taniche in casa, mi ha fatto sentire ancora di più "cittadina del terzo mondo".
Posta un commento