venerdì 29 ottobre 2010

Connazionali

E' strano incontrare connazionali all'estero, persone sconosciute che in Italia molto probabilmente non avresti mai conosciuto, ma all'estero ti ritrovi a chiacchierare delle proprie esperienze, del perchè siamo a Kalmar in questo momento.
L'incontro è avvenuto un po' casualmente, lo scorso fine settimana stavo cercando in internet informazioni sul corso di svedese per immigrati a Kalmar, e scrivendo SFI Kalmar in google, uno dei risultati usciti era un post di un blog chiamato "Da Kalmar con furore".
Subito incuriosito sono andato a sbirciare un po' il blog, e ho visto che nessuno commentava più nulla da luglio, forse sono italiani come me, di passaggio in questa città ho pensato, ma provo lo stesso a mandare un' e-mail.
Il giorno dopo ricevo una mail di risposta da Paola, e mi dice che lei e la sua famiglia sono a Kalmar da più di 2 anni e se mi va possiamo incontrarci in settimana per bere qualcosa.
Non ci posso credere, non sono l'unico italiano in questa piccola città, come rifiutare la possibilità di conoscere connazionali?
Ok, appuntamento per oggi alle 18:00 in piazza della chiesa e poi aperitivo o drink dopo cena, dipende se la pensiamo alla sud europea o alla svedese.
Ho passato un oretta davvero piacevole, io, Alessandro e Paola, due italiani arrivati in Svezia nell'estate di 2 anni fa, con il loro bimbo che ora ha 3 anni, abbiam parlato delle cose positive trovate in questa città e in questo Stato e anche delle cose negative (perchè ce ne sono anche qui), delle mie prime impressioni visto che sono arrivato da poco, della difficoltà comune dell'imparare lo svedese.
Ci siamo lasciati dicendoci che ci sentiremo ancora, dopotutto è piacevole chiacchierare nella propria lingua madre con persone che arrivando in un Paese straniero hanno vissuto più o meno le stesse esperienze che sto vivendo io in questo periodo.

giovedì 28 ottobre 2010

Al fuoco!

Oggi nel tardo pomeriggio al lavoro è scattato l'allarme anti-incendio.
E' la prima volta che mi capita una cosa del genere, e ti rendi conto di quanto sono importanti le prove di evaquazione che ti fanno fare ad esempio a scuola ma che nessuno se ne interessa veramente.
Quando facevo le superiori e c'era la prova di evaquazione simulando un emergenza, c'era gente che cantava, altri che si fermavano fumarsi una sigaretta.
Qui è tutto organizzato. Uno al lavoro è il "leader" dell'evaquazione, a scadenze precise gli viene fatto un corso di aggiornamento per rinfrescargli le nozioni base.
Quando è scattato l'allarme avevamo 90 secondi per abbandonare l'edificio, nessuno si è preoccupato di salvare quello che stava facendo al pc (se l'edificio brucia e salvi il file sul computer che te ne fai?), abbiamo preso la giacca e in molto meno di 90 secondi eravamo fuori.
Tutti sapevano cosa fare, nella palestra della scuola c'erano dei ragazzini che stavano facendo allenamento di boxe, all'uscita sapevano che il punto di raccolta essendo già buio era nel piazzale supermercato che c'è vicino al centro dove lavoro, mentre di giorno il punto di raccolta è nel campo da calcio della scuola.
E' stato un falso allarme, sembra che l'allarme sia scattato a causa del fumo di alcune candele che avevano acceso in una stanza, qui da quello che ho capito è abbastanza normale accendere candele un po' ovunque, ma questa volta credo che abbiano esagerato! :)

domenica 24 ottobre 2010

Mauritius

Ieri sono stato alle Mauritius. Si proprio alle Mauritius, le isole che si trovano nell'oceano Indiano.. :).
Anzi più io ad essere andato alle Mauritius, sono loro che sono venute in Svezia.
No, non mi sono trasformato nel nuovo Maometto.
Ok adesso spiego. :)
Ieri noi volontari di Kalmar abbiamo passato la giornata ad Emmaboda, un paesino a 60 km da Kalmar, dove vive Viktoria, una volontaria SVE ungherese.
Visto che d'inverno non è molto piacevole starsene in giro tutto il giorno, al pomeriggio siamo andati in un centro comunale dove è possibile giocare a biliardo, utilizzare internet, e altre attività gratuite.
Ad un certo punto ci hanno invitato ad andare a visitare una stanza. Curiosi abbiamo seguito uno dei responsabili del centro e quando ha aperto la porta, con sorpresa ci siamo trovati davanti una stanza con sulle pareti disegnato un paesaggio di un isola esotica e in terra sabbia.
Il responsabile ci ha chiesto se volevamo andare alla Mauritius, a Bali o a Miami, ha selezionato la destinazione con un piccolo computer appeso alla parete e magicamente si sono accese delle lampade che riproducevano la temperatura e l'intensità di luce della meta scelta.
In più dei bocchettoni sul soffitto che soffiano aria calda proprio come se fosse la brezza del mare, ed un impianto audio che riproduce il rumore delle onde della località scelta mi ha fatto immaginare di essere per un po' in vacanza.
Subito ci siamo spaparanzati al "sole", ma dopo 5 minuti abbiamo abbandonato, non avevamo il costume e i vestiti usati per l'inverno svedese non sono molto adatti per la spiaggia delle Mauritius.. :).



Questa stanza è utilizzata dagli svedesi durante il lungo inverno scandinavo, guardando il sito internet si legge che la luce riprodotta fa aumentare la vitamina D, combatte lo stress e la depressione.

Il costo di un ora di Mauritius? Se vivi a Emmaboda 50corone (poco più di 5€), se non vivi ad Emmaboda 150, se lavori nella struttura non paghi nulla. Noi volontari siamo considerati come chi lavora nel centro e abbiamo l'ingresso gratuito.

Sicuramente sfrutterò questa stanza "magica" durante i mesi bui e freddi dell'inverno svedese che ormai è alle porte, magari cambiando località, ieri Mauritius, la prossima volta magari me ne vado a Miami per un oretta... :)

sabato 23 ottobre 2010

Arrivar training

Come avevo scritto in questo post vi descriverò le attività fatta durante l'arrival training, i quattro giorni trascorsi a Stoccolma assieme ad altri 20 ragazzi appena arrivati in Svezia.
Settimana molto utile, perchè ti permette di conoscere meglio il Paese che ti ospita e ti da la possibilità di conoscere altri ragazzi che stanno vivendo la tua stessa esperienza.
Il corso dura 4 giorni, da martedì a venerdì e si svolge nel seguente modo:
Martedì: alla mattina non sono previste attività, ma solo l'arrivo di tutti i volontari a Stoccolma, io sono arrivato al lunedì a causa delle 6 ore di viaggio che ci sono da Kalmar a Stoccolma e con me altri 5 volontari, 3 da Kalmar e 2 da Malmö. Al pomeriggio attività di team building all'aperto, quindi attività in cui serviva la cooperazione di tutti per arrivare all'obiettivo nel tempo fissato (tra tutte le attività svolte una è stata veramente noiosa, tutti bendati in un prato dovevamo trovare una corda e riuscire a fare un quadrato con 5 persone per lato, l'esercizio è durato 30 minuti, ma mi sono sembrate 2 ore :)).
Nella foto uno degli esercizi fatti:



Mercoledì: al mattino lezione in aula sulla Svezia e gli svedesi e il pomeriggio incontro all'Office of the National Board for youth affairs nel centro di Stoccolma, dove ci sono stati spiegati i diritti e i doveri del volontario SVE, e altre cose burocratiche. Cose già spiegate dall'ente di invio prima della partenza ma che comunque non fanno mai male risentire. Il resto della giornata libera a Stoccolma, con un solo compito, osservare le abitudini degli svedesi.
Giovedì: al mattino in aula per discute delle abitudini degli svedesi osservate il giorno prima in giro per la città e discutere le differenze notate con le abitudini del proprio Paese d'origine, al pomeriggio l'attività più divertente di tutto il seminario: CLIMBING. A più di 10 metri d'altezza, comunque legato e messo in sicurezza, c'era da compiere un percorso tra alcuni alberi, camminando su una fune, camminando su un tronco e come ultima prova lanciarsi nel vuoto. Nella foto potete vedere appeso come un salame nel mio best moment :).



Venerdì: al mattino ultima lezione in aula su cosa significa fare lo SVE in Svezia e dopo pranzo ancora una visita in centro, per poi darsi l'arrivederci al nuovo anno, quando verremo richiamati tutti per il seminario di metà progetto, chissà se ancora con lo stesso gruppo o con altri volontari..

mercoledì 20 ottobre 2010

Sicurezza

Con questo post voglio raccontare l'avventura successa a Julia, una ragazza tedesca anche lei volontaria SVE.
Julia svolge il suo progetto in un paesino in mezzo alla foresta a 90 km da Kalmar, ma lo scorso weekend è rimasta in città a dormire per trascorrere il fine settimana con tutti gli altri ragazzi.
Domenica mattina, si accorge di non aver più il portafogli, o l'ha perso in autobus o gliel'hanno rubato, sicuramente quando è salita sull'autobus l'aveva ancora perchè ha pagato il biglietto.
Appena se ne accorge e abbastanza disperata, soprattuto per i documenti (immagino che casino chiedere un duplicato della carta d'identità e della patente dalla Svezia), telefona alla società che gestisce il trasporto pubblico cittadino.
Ma è domenica, e nessuno lavora, una voce registrata gli dice di richiamare il giorno dopo. Il lunedì mattina chiama, gli viene detto che non è stato ritrovato nulla, ma di riprovare alla sera, perchè magari, facendo le pulizie degli autobus potrebbe essere ritrovato.
Al martedì mattina richiama e gli viene data la notizia che il portafogli è stato ritrovato, ora si trova all'ufficio oggetti smarriti, con tutti i documenti e ancora i soldi.
Lei domenica aveva già provveduto a fare una delega ad un altra ragazza che vive qui a Kalmar, per far in modo che potesse andare a ritirarlo in caso di ritrovamento, ma non è necessario, il portafogli gli verrà spedito via posta.
Ok forse è un caso isolato, ma leggete anche questa notizia del corriere della sera che ho trovato su questo blog: 63°49'LatitudineNord di un italiana in Svezia. Non voglio dire che il ladro è un santo perchè comunque il pc l'ha rubato, ma almeno è stato gentile :).
Ok sto generalizzando, non tutti gli svedesi sono onesti, è vero, ma sfido chiunque di voi a dimenticare il portafogli il sabato notte su un autobus in qualsiasi città italiana o su un treno e vedere se lo ritrovate. E non dite che il problema è che in Italia c'è pieno di immigrati che rubano perchè qua ce ne sono molti di più in percentuale rispetto all'Italia...
La cosa che mi piace della Svezia è che puoi andare in giro a qualsiasi ora del giorno e non devi aver paura, in Italia quando mi trovavo in posti super affollati come autobus o metropolitana tenevo il portafogli nelle tasche davanti dei jeans, qui non mi viene nemmeno in mente che potrebbero rubarmelo. Oppure alla sera quando esco dal lavoro c'è già buio percorro in bicicletta circa 10 minuti di pista ciclabile in mezzo alla foresta, la prima sera ho chiesto se era sicuro perchè non mi fidavo molto, ma poi ho visto che anche altre persone la usano e addirittura non è raro incontrare ragazze da sole che camminano o vanno in bicicletta.
Pensare che in Italia le ragazze alla sera molte volte devono aver paura ad arrivare al parcheggio dove hanno posteggiato la macchina mi fa dire che qui in fatto di sicurezza siano un secolo avanti eppure non mi sembra che abbiano messo un militare a fianco di ogni bella ragazza...

lunedì 18 ottobre 2010

Festa in casa

Sabato sera ho partecipato con tutti gli altri ragazzi ad una festa a casa di una collega del mio coinquilino.
Più che festa possiamo chiamarla pre-festa visto che l'inizio era fissato per le 7, orario in cui in Italia la gente si ritrova per l'aperitivo, mentre in Svezia visto che la gente cena anche alle 5 (l'ora della merenda!!!) non è strano che si ritrovi al pub per la serata anche alle 18.
Ovviamente per noi siamo cenare alle 5 è impensabile e siamo arrivati alla festa dopo le 9. Era una tipica festa svedese, all'ingresso ci si doveva togliere le scarpe (qui si tolgono le scarpe anche quando entrano in ufficio) e la gente beveva le cose che si era portata da casa.
Non so perchè, forse perchè gli alcolici in Svezia sono molto costosi e visto la quantità di alcol che ingurgitano in una sera se uno organizza una festa deve fare un mutuo per pagare birre e vino, ma mi sembra una cosa troppo strana.
Sarebbe come se io invitassi a cena una persona e lei se ne arriva già con la sua porzione di risotto da casa, mentre io mangio le mie cose.
Da quello che ho capito qui questo tipo di feste sono molto abituali, alle 11 i vichinghi abbandonano la casa della festa già mezzi pieni e vanno in pub o discoteche per continuare la serata, bevendo molto meno, visti i prezzi che girano.
Alle 2 però tutti a casa, tutti i locali, che siano discoteche, pub o semplici bar, chiudono tassativamente, e non ritardano, alle 2 tutti fuori.
La cosa che mi ha colpito di quando sono uscito dalla festa (o pre-festa) sono i "raccoglitori" di lattine, infatti visto che quando compri una bottiglia o una qualsiasi lattina che sia di Coca-Cola, acqua o birra, paghi una cauzione che va da 50 öre a 2 corone che ti viene restituita se riporti il vuoto (ci sono delle macchine automatiche in tutti i supermercati dove inserisci le lattine e le bottiglie e ti viene fatto uno sconto sulla spesa) ci sono delle persone, credo senzatetto, ma non ci giurerei, che il sabato notte girano per la città muniti di borsa e raccolgono tutte le lattine lasciate in giro dalla gente. Il fatto di pagare la cauzione è una bella idea, di bottiglie o lattine vuote in giro non se ne vedono perchè la gente è incentivata a riportarle al supermercato favorendo così il riciclo, e se anche ci fossero in giro ci sono questi "spazzini" notturni che puliscono.
La temperatura alle 2 era -3... Troppo bassa per uno del sud Europa, dovrò andare a comprare qualche vestito svedese, è impossibile che non abbiamo trucchi per non sentire il freddo

giovedì 14 ottobre 2010

Amici in visita

In quest'ultima settimana ho avuto la prima visita di amici italiani da quando sono in Svezia.
Come ho scritto nell'ultimo post, li ho attesi all'aeroporto di Stoccolma venerdì notte, poi con una Ford Mondeo grigia noleggiata abbiamo raggiunto Kalmar sabato mattina (alle 3 del mattino entravamo in casa).
E' stata una settimana molto piacevole, nonostante nel 2010 grazie a facebook, skype e altri aggeggi tecnologici le distanze sembrano meno ampie di quello che sono in realtà, è stato bello trascorrere alcuni giorni in compagnia di alcuni amici, parlare italiano, ridere e scherzare con persone che si conoscono da una vita.
Settimana abbastanza intensa, domenica visita sull'isola di Öland, lunedì Kalmar, martedi visita a Karlskrona (solo per gli amici, io avevo un incontro con tutti gli altri volontari) e mercoledì visita alla città di Växjö.
Mercoledì avrei dovuto lavorare ma il mio tutor mi ha lasciato il giorno libero per poter stare con gli amici, dicendomi che recupererò le ore perse nelle prossime settimane. Grande idea :).
Ora aspetto commenti dagli amici che sono stati qui in visita, come vi è sembrata la Svezia? Tralasciando la noia che regna sovrana per tutta la domenica.
Vi aspetto ancora in visita, ma in estate, quando il clima sarà sicuramente più mite e gli svedesi saranno usciti dal letargo del lungo inverno :)
Ovviamente aspetto anche chiunque altro voglia venire a visitare la Svezia..

venerdì 8 ottobre 2010

Settimana a Stoccolma

Dopo una settimana ritrovo il tempo per aggiornare il blog. Quest'ultima settimana infatti l'ho trascorsa a Stoccolma, più precisamente a Lidingö per l'arrivar training, un seminario di 4 giorni, da martedì a venerdì, a cui vengono invitati tutti i volontari SVE arrivati da poco in Svezia. Per me in totale l'esperienza è durata 5 giorni, perchè visto che il viaggio Kalmar - Stoccolma è di ben 6 ore in pullman, ho viaggiato lunedì.
Seminario molto interessante, dedicherò un post per descrivere le attività che abbiamo fatto, e che m'ha dato la possibilità di conoscere altri ragazzi e ragazze e confrontare la mia esperienza di questo primo mese, con le loro.
Della mia associazione di Kalmar eravamo in 4, anche se in totale a Kalmar e nei paesi vicini siamo arrivati in 11, ma giustamente non invitano tutti i volontari della stessa città nella stessa settimana, perchè ci si conoscerebbe già, quindi 4 l'hanno fatto due settimane fa, 4 in questa e 3 tra due settimane.

In totale eravamo in 20 e il gruppo era così composto:
- 3 partecipanti dalla Germania;
- 2 dall'Italia;
- 2 dalla Serbia;
- 2 dalla Spagna;
- 2 dalla Turchia;
- 1 dall'Austria;
- 1 dall'Estonia;
- 1 dalla Francia;
- 1 dall'Inghilterra;
- 1 dal Kirghizistan;
- 1 dalla Lituania;
- 1 dal Portogallo;
- 1 dalla Russia;
- 1 dall'Ungheria;

Il seminario si svolge in una specie di college, composto da hotel, aule, ristorante, sale relax, sala IT, libreria ed è immerso ovviamente nella natura svedese.

Gli incontri duravano dalle 8:30 alle 11:30 e dalle 13:00 alle 16:30, (con la classica pausa fika (chi non sa cos'è non pensi subito male, vi spiegherò :D) di 20/25 minuti circa a metà mattina e a metà pomeriggio, una vera instituzione in Svezia)

Dalle 18:00 in poi eravamo liberi e ne abbiamo approfittato per visitare Stoccolma, visto che Lidingö dista solo 20 minuti circa tra autobus e metropolita, e devo dire che per la seconda volta ho avuto la conferma che Stoccolma è una città fantastica.

Questo tipo di seminario lo faremo anche a metà del nostro progetto, quindi a marzo circa verremo "convocati" per il middle training.

Ora infine sono in aeroporto, ad aspettare 3 amici italiani che rimarranno in Svezia fino al prossimo giovedì, ragazzi ne vedremo delle belle :D :D

domenica 3 ottobre 2010

Skördefest

Oggi ho partecipato alla Skördefest che è una festa che si tiene tutti gli anni sull'isola Öland, l'isola di fronte a Kalmar.
Letteralmente significa festa del raccolto, e viene fatta all'inizio di ottobre appunto quando ormai la stagione estiva è finita, e con essa anche il lavoro nei campi.
E' una festa che interessa tutte le cittadine dell'isola e che dura 4 giorni.
Il simbolo della festa è la zucca, e in ogni angolo si possono trovare balle di fieno con in cima in zucca per ricordare la festa. Le zucche sono anche in vendita, se ne possono trovare di ogni tipo e forma, dalle classiche zucche di Halloween, alle zucche decorative dalle forme più strane.
Ma l'intera isola è tappezzata di bancarella che vendono di tutto, e sembra che qui siano già entrati nel clima natalizio visti gli oggetti in vendita, anche se mancano più di 2 mesi.
Sparsi qua e la si potevano trovare anche dei punti che offrivano il glögg, un vino caldo con le spezie, molto simile al nostro vin brulè, che da quello che m'hanno detto dovrebbe essere anche qui una specialità natalizia, ma già lo bevono ad inizio ottobre...
In un altro paesino c'era un raduno di Harley Davidson, in un altro un raduno di macchine d'epoca.
Festa molto carina, nei quattro giorni sono state fatte visite guidate al castello, fuochi d'artificio e moltissime altre attività di intrattenimento.
Siamo andati sull'isola assieme a Robert il tutor del mio coinquilino, e a fine giornata c'ha portati nel punto più a sud dell'isola (che come lunghezza totale è più di 100 km). Un posto fantastico, dove in inverno vivono solo i pescatori, riparati in piccole casette rosse in legno, mentre d'estate è preso d'assalto dai turisti.
Se infatti d'inverno si possono contare poche migliaia d'abitanti in tutta l'isola, d'estate svedesi, danesi, tedeschi e norvegesi affollano tutte le spiagge e i negozi presenti. E' anche la meta turistica della famiglia reale svedese, e Robert ha raccontato che quando le principesse svedesi facevano le vacanze ad Öland, alla sera se ne andavano in discoteca, ma senza guardie del corpo e auto scortate, ma da sole e in bicicletta, come persone normali, così poteva capitare di ritrovarti a ballare con la principessa Vittoria, l'erede al trono del regno di Svezia, come se fosse una semplice studentessa in vacanza.
Ora mi chiedo, ma i nostri politici, sapranno andare in bicicletta?